LE PAROLE

Conceicao post Juve-Milan: “Dobbiamo avere il frigo vuota a casa per avere più fame”

Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 
Conceicao ha parlato ai microfoni di Dazn nel post partita di Juve-Milan. I rossoneri hanno staccato la spina nel secondo tempo, queste le parole del tecnico portoghese

Conceicao a Dazn

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Conceicao ha parlato ai microfoni di Dazn nel post partita di Juve-Milan. I rossoneri hanno staccato la spina nel secondo tempo, queste le parole del tecnico portoghese

Dipende dalla fatica, dall'avere pochi ricambi, il fatto di aver visto un Milan poco capace a reagire? Come mai?

"Si è vero nel primo tempo è stata una partita più equilibrata. Abbiamo avuto più occasioni da gol, ma nel secondo tempo la Juve ha avuto più fame. Abbiamo preso 2 gol e ne potevamo prenderne un altro uscendo palla al piede da dentro l'area. Sono l'allenatore e mi prendo le responsabilità. Però non manca benzina, dai siamo a metà stagione. Dobbiamo avere il frigo vuota a casa per avere più fame".

Da quando sei al Milan hai fatto più partite che allenamenti, ma oggi per quel che ha fatto la squadra nel secondo tempo sei più preoccupato? 

"È proprio il senso di passività e nella mia carriera ho sempre avuto delle squadre che a livello tecnico non erano un granché, ma avevan0 una fame incredibile. Questa deve essere la vita. Ognuno deve avere i propri obiettivi personali per essere orgogliosi per quel che si è fatto in carriera. Sono io che devo cambiare l'atteggiamento e la mentalità dei giocatori. Il calo nel secondo tempo... per me è difficile quando ci sono queste mancanze. Sono io l'allenatore e devo cambiare io queste situazioni."

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Non crede che debbano essere i giocatori più rappresentativi a prendersi la responsabilità?

"Si ma non possiamo andare sempre sui giocatori più esperti. Ognuno ha le sue responsabilità. Non bisogna mettere tutto il peso sulle spalle di Theo, Leao e Maignan. Anche gli altri giocano e non si possono nascondere. Dobbiamo parlarci negli occhi e vedere cosa possiamo fare di più. Non è una situazione tecnica dove non abbiamo un livello alto come le altre squadre in Italia. Non è una questione fisica. La voglia e la fame deve essere alla base e qua vedo che manca questo. Io come allenatore prendo questa responsabilità."

Conceicao al Magzine della Lega

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Conceicao ha parlato anche al Magazine della Lega di Serie A. Ecco le sue parole:

"Primo passo per vincere una partita è volerla vincere. Quando non è così è più probabile che l’altra squadra arrivi a un risultato positivo. Secondo tempo mancanza grande di aggressività. Non capisco , sono io il responsabile ma non è l’immagine che voglio io. Cosa si può dire? La Juve ha meritato. La Benzina c’è ma dobbiamo avere voglia. Non dirmi questo sono 25 anni che giochiamo a calcio."

 

La sintesi del 2° tempo

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Il secondo tempo inizia con una sorpresa tra le fila dei bianconeri. Motta lascia fuori Yildiz, al suo posto la ripresa viene giocata da Weah. 

E proprio l'americano ha la palla gol al 51'. Corsa sulla sinistra, saltato Theo Hernandez e tiro violento in porta. Maignan si immola. Sulla ribattuta la palla finisce sui piedi di Koopmeiners. Ancora passivo Theo in copertura. Il centrocampista bianconero calcia, con meno forza però rispetto al suo compagno di squadra, e ancora una volta Maignan si mura in porta.

Il Milan torna in campo soffrendo i primi minuti del secondo tempo con la Juve parcheggiata sulla trequarti offensiva e i rossoneri che non riescono a uscire a causa dell'alto pressing della squadra di Motta.

E attaccare primo o poi paga sempre. La Juve trova il gol del vantaggio al 59' dopo che per quasi 15 minuti ha attaccato con continuità la porta rossonera. Mbangula da sinistra calcia in porta, Maignan legge la traiettoria, ma una deviazione di Emerson Royal mette fuori tempo il portiere francese.

 

Qualche minuto dopo ancora Juve crea pericoli e con una transizione violenta della Juve, Weah si ritrova lanciato in porta solo contro Tomori. L'inglese sbaglia i tempi dell'intervento e l'americano in area calcia sul lato lontano di Maignan. Motta azzecca la mossa, perché Weah segna il 2-0 Juve al 64'. 

Un secondo tempo spento quello giocato dai rossoneri, rientrati dallo spogliatoio quasi senza più energia, con la spina staccata. Tanta fatica a uscire palla al piede per la grande pressione dei bianconeri, partita dall'attacco. Maignan, Gabbia e Tomori hanno faticato a trovare i tempi per impostare la manovra.

L'altra grande pecca riguarda poi sempre il pressing, questa volta dei rossoneri. Il Milan è andato quasi sempre a vuoto contro una Juve che nel muovere la palla ha sbagliato pochissimi passaggi e la precisione oltre il 90% è una dimostrazione della grande qualità di possesso della squadra di Motta.

Conceicao ha provato a dare la scossa con i cambi. Entrati dal 70° minuto Camarda, Jimenez, Terracciano e Jovic per Bennacer, Emerson Royal, Abraham e Reijnders. Scossa che però non è mai arrivata.

I rossoneri escono sconfitti dal big match contro la Juve e la zona Champions si allontano ancora. Il Milan resta a 31 punti, sorpassato dal Bologna a 33, mentre la Juve vola a 37, momentaneamente 4ª a +1 dalla Lazio (36 pt).

Juve-Milan, la sintesi del 1° Tempo

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Primo tempo elettrico quello di Juve-Milan con subito un occasione al 2' per i rossoneri. Abraham in progressione serve Leao che imbuca, nel mezzo spazio a sx, Reijnders. L'olandese arrivato in area scambia ancora con il portoghese. Rafa spalle alla porta, però, colpisce debolmente di tacco e i bianconeri chiudono con facilità l'azione.

La conferma di uno Juve-Milan diverso rispetto agli ultimi due visti: Supercoppa e andata a San Siro, arriva più tardi, con il cronometro che continua a scorrere e con le due squadre in campo che non smettono di essere aggressive.  Tanti duelli e tanto spazio sulle corsie laterali, dove soprattutto i bianconeri hanno cercato di costruire le proprie azioni offensive.

Il piano gara di Thiago Motta nei primi 45 minuti è stato quello di lavorare con le sovrapposizioni di Cambiaso e Mckennie. I due terzini hanno aiutato Yildiz e Mbangula nel creare pericoli a Theo ed Emerson Royal.

Pericolo Juve all'8' con Mbangula che riceve palla a limite da Thuram e calcia a giro in porta. Tiro che finisce poco alto sopra la traversa.

La Juve nel  non trova spazio nell'entrare in area e allora ecco i tiri da fuori. Al 13' ci prova anche Koopmeiners da destra. Posizione proibitiva, oltre 40 metri di distanza dalla porta. Anche in questo caso pallone alto sopra la traversa.

Gesto stilistico di Maignan che evita un recupero da parte di Yildiz su errore di Emerson al 15'. In scivolata prende la palla e manda a vuoto il turco. Yildiz si sarebbe lanciato dritto verso la porta sguarnita, visto che il portiere francese era sulla linea dei difensori centrali per impostare il gioco.

Occasione Milan al 19'. Calcio d'angolo battuto da Theo con uno schema che chiama Reijnders a staccarsi dal blocco di giocatori in area per colpire. Palla bassa e forte sull'olandese. Il tiro però viene murato da Tomori.

Al 26° minuto panico generale in area Juve, con il Milan che attacca con Theo Hernandez. Il terzino francese arrivato in area scarica al centro per Leao. Il tiro viene murato e in ribattuta la prende Musah. Altro scarico a Theo che prova a calciare in porta, ma la Juve continua a salvare.

La palla finisce sui piedi di Locatelli che imbuca per Nico Gonzalez a campo aperto. L'argentino era solo contro Tomori e ha sprecato una grande ripartenza per i bianconeri. Gonzalez arriva in area, Tomori chiude lo specchio della porta e il Milan si salva.

Al 35' la Juve calcia per la prima volta in porta da dentro l'area con Yildiz. Il turco sorpreso di un pallone arrivato dall'altro lato di campo, tira sbilenco e Maignan para.