Le parole di Capello...

Capello a Radio Serie A: “A Berlusconi sconsigliai l’acquisto di Ronaldo, il giorno dopo…”

Capello a Radio Serie A
Ecco tutte le tematiche affrontate, dall'ex tecnico rossonero, riguardanti il mondo Milan...
Roberto Scerra Redattore 

Fabio Capello, intervistato da Radio Serie A, torna anche su alcune particolari tematiche che hanno caratterizzato la sua avventura in rossonero.

Capello a Radio Serie A

Capello e le sue parole a Radio Serie A su alcuni temi legati al mondo Milan:

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Su Adriano Galliani.

Capello: "E' stato un direttore generale importantissimo per il Milan, per quello che ha ha fatto e per quanto è riuscito ad essere di aiuto nei momenti di difficoltà, nonostante fosse una grande squadra e i momenti felici erano dipiù rispetto a quelli difficili. E' stato uno dei dirigenti più capaci che io abbia mai conosciuto."

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Su Ariedo Braida.

Capello: "Lui era quello che capiva più di tutti di calcio. Era l'unico in grado di trovare giocatori che, vestendo la maglia del Milan, non avevano paura di San Siro. E' proprio la difficoltà che si presenta adesso quando si cercano i giocatori."

Su Silvio Berlusconi.

Capello: "Io gli devo tutto, perché lui ha creduto in me dal primo momento facendomi diventare il vice di Liedholm. Poi ho preso la squadra in mano le ultime cinque partite e ho fatto lo spareggio con la Samp che abbiamo vinto a Torino 1-0. Sono anche stato responsabile del settore giovanile e successivamente mi sono occupato della Mediolanum Sport. Nel frattempo, però, mi ha fatto studiare e fare tanti corsi, perché credeva in me. Come ha avuto qualche problemi, di scelte di giocatori con Arrigo, mi ha richiamato e chiesto se me la sentissi di tornare e son tornato. Anche perché mi mancava l'odore dell'erba e quello della scrivania mi aveva già stufato. Per quanto gli dovevo, quando allenavo il Real Madrid, mi chiamò e mi disse che dovevo tornare e io lo feci. Son tornato, dunque, al Milan dove poi sono stato cacciato nella stessa annata."

E' vero che lei sconsigliò l'acquisto di Ronaldo il fenomeno e Berlusconi il giorno dopo lo prese?

Capello: "E' vero. Mi chiamò al telefono e gli dissi: guardi Presidente, è il più grande calciatore che io abbia mai allenato ma ormai non ha più voglia di allenarsi e di lavorare, è grasso e non vuol dimagrire. Quando vinse il mondiale pesava 84kg e quando era al Real ne pesava 94 all'inizio, era arrivato a scendere a 92. Gli dissi di lasciare stare anche perché si era già in accordo con una squadra saudita. Il giorno dopo, poi, Ronaldo al Milan." (ride n.d.r.)

Su Ronaldo il fenomeno.

Capello: "Aveva la forza, la genialità e la potenza che negli altri non si vedeva. Posso nominare un ulteriore fuoriclasse, Van Basten, ma non con la stessa potenza e il cambio di ritmo che aveva lui. In aggiunta a ciò, aveva il controllo di palla e questa è la forza di quei giocatori che hanno un qualcosa in più."

Un allenatore che riprende alcune delle sue caratteristiche, secondo lei?

Capello: "Thiago Motta, intanto perché non fa voli pindarici, poi anche perché non parla lungo. Non mi è dispiaciuto, poi, nemmeno Conceiçao. Gli allenatori che, quando sono intervistati, spiegano tutti i perché e i come del mondo del calcio non mi piacciono. Anche perché sono cose che devono essere spiegate alla squadra."