- Calciomercato
- Squadra
- Coppe Europee
- Coppa italia
- Social
- Milan partite e risultati live
- Redazione
Francesco Camardadopo i 3 gol segnati con la Nazionale Under21 in 145 minuti giocati (un gol ogni 48 minuti) ha parlato ai microfoni di Cronache di Spogliatoio dove ha raccontato molto del suo attuale percorso di crescita. Lo step fatto negli ultimi due anni, dall'esordio in Serie A in un Milan-Frosinone, con Stefano Pioli in panchina, ai tanti spezzoni di gara giocati la scorsa stagione con Fonseca prima e Conceicao poi, è a più livelli. Camarda è a lavoro costantemente perché sa di essere un talento, che però necessita di sbocciare dopo aver portato a termine altre fasi di sviluppo, calcistico e non solo. Una su tutte quella di questa stagione con il Lecce in Serie A.
Prima della Nazionale Under 21 dove ha anche battuto il record di attaccante più giovane ad aver segnato (17 anni e 7 mesi), superando Balotelli (18 anni e 24 giorni) e Cassano (18 anni 1 mese e 21 giorni), Camarda aveva trovato anche il gol con i giallorossi. Un gol pesante perché valso il pareggio a tempo scaduto per la squadra salentina. Francesco in questa stagione dovrà mettere tanti minuti nelle gambe, affinare il proprio feeling con il campionato, sviluppare il fisico e perché no puntare a segnare senza mai fermarsi.
Chissà che, in caso di qualificazioni ai mondiali, l'Italia di Gattuso, oltre Pio Esposito, non possa fare un pensiero anche per convocare Camarda. In fin dei conti al nuovo CT italiano servono due punte fisse e dietro Kean e Retegui, i sostituti possono essere Camarda e Pio, supportati da Raspadori che però ha altre caratteristiche.
[Iscriviti al canale Whatsapp di Milanistichannel per leggere in anteprima tutte le notizie sul Milan. Entra a far parte di una famiglia rossonera].
Francesco prima di far ritorno a Lecce - la Serie A a breve ricomincia - ha parlato a Cronache e da come si è espresso, dal modo di fare, ha ricordato un piccolo Zlatan Ibrahimovic.
"Ho bruciato parecchie tappe, ed è all’occhio di tutti. Questo porta anche a vari cambiamenti, a partire dall’alimentazione. Non tanto perché lo devi fare, ma proprio per te stesso. Io sono molto indirizzato sulla mia strada. Se devo incontrare un difensore, che lo conosca o non lo conosca, lo studio abbastanza: magari da che parte preferisce anticipare o quali movimenti fa. Sono dettagli, ma ti servono in campo."
"Stando con i più grandi, devi abituarti velocemente a raggiungere i loro ritmi e quindi devi migliorare te stesso. L’alimentazione per me è il più grande sacrificio: magari non mangiare il dolce mi dà fastidio, però sono cose che devi fare perché, a livello personale, ho degli obiettivi e voglio raggiungerli: bisogna fare parecchi sacrifici. Mentalità: questo è il nostro lavoro, e nel nostro lavoro devi seguire vari punti — alimentazione, allenamento, extra-campo. Ci sono cose in cui devi essere perfetto."
"Quando giochi per la Nazionale, devi giocare con orgoglio, con tanto amore, tanta passione. Ti confronti con giocatori a livello internazionale — che siano nazionali come la Svezia o altre nazioni — è sempre una bellissima esperienza. A differenza del club, qui siamo tutti italiani: è più facile scherzare, il gruppo è molto bello e penso che in campo si è visto e si continuerà a vedere. Prima di tutto bisogna mettere la squadra: si attacca e si difende tutti insieme. Nel calcio di oggi non c’è più il ruolo dove stai fermo — devi essere propenso ad aiutare la squadra."
© RIPRODUZIONE RISERVATA