
Fonseca questa volta non è stato ascoltato. L'ha detto più volte, dagli spogliatoi del Bernabeu, alla Conferenza stampa della vigilia, nel pre-gara contro il Cagliari e sicuramente avrà parlato con la squadra anche a fine primo tempo.
L'ATTEGGIAMENTO SBAGLIATO
Fonseca questa volta non è stato ascoltato. L'ha detto più volte, dagli spogliatoi del Bernabeu, alla Conferenza stampa della vigilia, nel pre-gara contro il Cagliari e sicuramente avrà parlato con la squadra anche a fine primo tempo.
''Senza l'atteggiamento giusto sarà difficile''. È così è stato. A un super Leao, non risponde il Cagliari, ma la difesa del Milan che ha mostrato nuovamente le lacune delle prime gare; le lacune di Parma.
L'assetto questa volta è stato diverso, i rossoneri sono stati più compatti, non sono state lasciate praterie, ma semplicemente la squadra è sembrata svogliata, poco aggressiva, come ha ripetuto lo stesso allenatore portoghese ai microfoni di Dazn a fine gara.
Pavlovic, il difensore per eccellenza, solitamente aggressivo, attento e con un imponente presenze fisica, ha mostrato l'esatto contrario di quel che è. E questo cambio di atteggiamento del serbo può rappresentare un po' quel che è stato il Milan contro il Cagliari di Davide Nicola.
Precisiamo, nessun errore grave, da matita rossa, di Pavlovic, ma gli mancava proprio la grinta di coprire, attaccare e marcare stretti i giocatori del Cagliari, quasi sempre liberi di calciare dal limite dell'area.
Fonseca ha parlato poi anche di errori individuali, tanti e sui duelli aerei persi: "Su 26 duelli aerei ne abbiamo vinto solo 8: non si possono vincere le partite così, anche con la difesa a 5 non è cambiato nulla."
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