
Rispettate le attese: Atalanta-Milan dopo 45 minuti è giusto definirlo un grande Big Match. Aggressività, attese tattiche, corsa, fisicità e verticalizzazione. Non sembra quasi di essere in Serie A, ma in Premier League.
LA SINTESI DEL 1° TEMPO
Rispettate le attese: Atalanta-Milan dopo 45 minuti è giusto definirlo un grande Big Match. Aggressività, attese tattiche, corsa, fisicità e verticalizzazione. Non sembra quasi di essere in Serie A, ma in Premier League.
I rossoneri sono partiti subito forte nel 1° tempo al Gewiss Stadium e dopo appena 13 secondi erano già vicino a segnare la rete del vantaggio con Pulisic. Un'azione molto simile a quella di Atalanta-Milan nell'anno dello scudetto. Scambio veloce tra Leao e Morata e inserimento di Pulisic che corre sul lato dx del campo e in area tira non troppo angolato: Carnesecchi para. (Pulisic ha dovuto poi lasciare il campo al 37' per un infortunio alla caviglia. Al suo posto è entrato Loftus Cheek).
Fonseca c'aveva visto sia nella Conferenza stampa della vigilia, sia nel pre partita quando ha parlato ai microfoni di Dazn. "Non saremo vicino alla porta dell'Atalanta e il centrocampo non sarà cruciale".
Infatti la Dea ha preso in mano la gara nei primi 20 minuti attaccando e tenendo palla sulla trequarti del campo con il Milan attentissimo in fase difensiva. Gabbia, Thiaw ed Emerson Royal sono andati uomo a uomo rispettivamente su Pasalic, Lookman e De Ketelaere. Però proprio l'ex più atteso della gara al 12' trova il gol del vantaggio su calcio d'angolo.
Cdk si nasconde dietro Theo Hernandez che continua a soffrire l'uomo alle spalle. Il belga gli prende il tempo di elevazione e colpisce in rete.
Al 22' decide di accendersi Leão. Solita corsa a sinistra e a limite dell'area vede Morata libero dall'altro lato del campo. Lo spagnolo viene servito e trova il gol del pari, dopo che gli era stata annullata la rete qualche minuto prima dall'arbitro La Penna per fuorigioco.
Dopo il pari dei rossoneri entrambe le squadre hanno rallentato e diminuito le veriticalizzazioni. Studiarsi a vicenda per capire come attaccare nella ripresa, ma forse c'è stata anche un po' di paura di compromettere troppo la gara dopo solo 45 minuti.
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