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Carlo Ancelotti ha raccontato le sue esperienze al Bayern Monaco nella sua nuova biografia "Il sogno: come vincere la Champions League", in uscita il prossimo 1º ottobre.
Separatosi dal Milan nel 2009, Re Carlo arriva al 2016 dopo la fine della sua prima esperienza al Real Madrid e approdò per la prima volta in Germania alla guida del Bayern Monaco ma l'avventura durò soltanto una stagione, con l'esonero arrivato all'inizio del suo secondo anno in un modo piuttosto brusco.
In un estratto del suo libro racconta le differenze tra i bavaresi e le altre squadre: "La novità assoluta per me era lavorare in un club che non era governato dai capricci di un unico, carismatico proprietario. Sono stato licenziato quattro volte da grandi club: Juventus, Chelsea, Real Madrid e Bayern Monaco. Questo dimostra che non serve un presidente imprevedibile o un proprietario imprevedibile per farti licenziare. Anche gli azionisti di un'azienda possono farlo".
Ma il momento più duro fu proprio quello del licenziamento, arrivato dopo una brutta sconfitta in Champions League contro il PSG: "Il giorno dopo la partita, il consiglio direttivo del club si è riunito e ha concluso che il problema ero io. ‘La prestazione della nostra squadra dall'inizio della stagione non è stata all'altezza delle aspettative che avevamo nei loro confronti', ha dichiarato Rummenigge". Da lì la decisione del club di sollevarlo dall'incarico: "Fu il licenziamento più spietato di tutta la mia carriera. Dopo il mio addio, raggiunsero le semifinalidi Champions League e furono eliminati da – indovinate un po'! – il Real Madrid".
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