Massimiliano Allegri ha già avuto in carriera un giocatore simile a Strahinja Pavlović, per caratteristiche fisiche ed emotive: Federico Gatti, alla Juventus. Dalla base di partenza del difensore italiano, Allegri ha lavorato fino a portarlo in Nazionale. All'arrivo in rossonero del tecnico livornese, Pavlović era già nella sua Nazionale, quella serba, nella quale ha esordito da predestinato, a 19 anni, nel 2020. Ma anche sulle sue doti di base c'è stato un lavoro, del nuovo Mister e di tutto lo Staff.
EVOLUZIONI...
Allegri con Pavlovic: ancora meglio che con Gatti?

Pavlovic, il Gatti 2.0: di partita in partita
—Dato per scontato che qualche errore nella prestazione di qualsiasi giocatore in qualunque ruolo può sempre starci, il Pavlović di oggi appare più metodico, stabile e assestato sul piano difensivo, sia nella tenuta della posizione sia nelle scelte di intervento. Ma a quanto pare, il nuovo lavoro e i nuovi orientamenti arrivano anche sul piano offensivo.
[Iscriviti al canale WhatsApp di Milanisti Channel per leggere in anteprima tutte le notizie sul Milan. Entra a far parte di una famiglia rossonera]
Nella scorsa stagione, Pavlović metteva in campo la stessa anima e la stessa generosità di oggi. Quando la squadra era in difficoltà, ad esempio nei minuti di recupero di Milan-Parma a San Siro con i rossoneri sotto 1-2 lo scorso gennaio, lui trascinava, partiva, si incuneava. Un gol annullato, un assist e anche grazie al suo cuore il Milan aveva vinto la partita. Ma contro la Roma, con Allegri, è successo qualcosa di diverso. Il risultato era di 0-0, non c'era una emergenza. Ma la consegna del Mister era rimasta nella testa di Strahinja: "Quando parte Leão, parti anche tu". Ed eccolo lo scatto dritto per dritto, decine di metri senza palla, con la lucidità di evitare il fuorigioco. Fino al gol decisivo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

