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Per scaramanzia o per allentare la tensione, Allegri preferisce non guardare: Max si gira di spalle alla battuta del rigore di Pulisic e ne intuisce l'esito all'esultanza dei tifosi bianconeri seduti dietro la panchina. Poi parla con il vice Landucci e dice: “Ha tirato di piatto? Ma come? Glielo avevo detto di non farlo”.
Il rigore ci sta, Guida valuta bene le altre situazioni nelle due aree. La chiude con 23 falli fischiati (in media Uefa) e quattro ammoniti. E' ingenuo Kelly quando si perde Gimenez, gli concede il vantaggio e da dietro gli si appoggia praticamente addosso. Difficile non fischiare penalty, difficile anche pensare di discuterlo.
Dopo tante partite da "ciapa sì", Kenan Yildiz e Christian Pulisic hanno offerto ieri allo Stadium una prestazione da "ciapa no". Non ci sono abituati, loro come i compagni di squadra, come addetti ai lavori e tifosi. Il turco e l'americano riescono sempre a tirar fuori qualcosa di positivo dalla loro partita. Non ieri, però.
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Allegri esce indenne dal delicatissimo ritorno in quella che per otto stagioni fu casa sua e che lo ha commosso per l'accoglienza, ma deve abbandonare la vetta della classifica. Niente di grave: la stagione è lunghissima. Ma di certo il rammarico resta: se c'è una squadra che è andata più vicino alla vittoria, era la sua.
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