Ecco le parole di Alex Jimenez, protagonista di una nuova puntata del format rossonero Homegrown.
Le parole di Ale...
Alex Jimenez: “Amo il Milan e sarà per sempre nel mio cuore”
Dalla primavera, passando per Milan Futuro, alla prima squadra, ecco le parole di Alex Jimenez
—Come è nato il passaggio in rossonero?
Jimenez: "C'era un momento difficile al Real, il mio procuratore mi aveva detto che sarebbe stato meglio per me andare in un altro posto. Quando ho capito che il Milan voleva prendermi, son subito voluto venire. Io amo il Milan e sarà per sempre nel mio cuore. Mi ha fatto giocare in prima squadra e capire la storia del club."
Cos'è il Milan?
Jimenez: "A parole non lo posso descrivere. Ma a me piace tutto del Milan, dal club ai tifosi che fanno il bene per noi."
Sui giorni del debutto in prima squadra con Stefano Pioli.
Jimenez: "Li ricordo come alcuni dei giorni più belli della mia vita. Volevo ringraziare mister Pioli per la fiducia. E' stata un'emozione incredibile."
La sensazione di quando scendi in campo per la prima volta contro il Cagliari.
Jimenez: "Prima della partita ero un po nervoso, sia quando ero in pullman, che in campo quando vedevo il pubblico perché sapevo di giocare titolare. Entrando nello spogliatoio però, ho cominciato a pensare al fatto che gioco da tanto e non dovessi essere nervoso. Poi, ho fatto una buona partita. Ricordo di aver chiesto la maglia a Theo, che è sempre stato il mio idolo."
Su Theo e il suo percorso.
Jimenez: "Anche lui mi aiutato tanto, quando faccio le cose male me lo dice, per aiutarmi, così come quando le faccio bene. E' un giocatore top e una persona top."
Sull'infortunio, nei mesi in primavera, che ha procurato l'assenza col Real Madrid in Youth League. Quanto volevi giocare quella partita?
Jimenez: "Al 200%. Era da tre settimane prima della partita che pensavo solamente a quella partita. Per me era una partita importante, perché sono i due club della mia vita, ma la vita ha voluto così."
Sul tempo trascorso in Milan Futuro.
Jimenez: "Per me è stata un'esperienza per giocare contro giocatori più grandi. Mister Bonera mi ha aiutato tanto già dall'anno scorso con Pioli perché parlava spagnolo."
Sei l'esempio del giocatore perfetto per Milan Futuro, perché hai fatto la Primavera, hai debutatto in prima squadra, sei ripartito dalla Serie C col Milan Futuro sfruttandone al 100% la possibilità e sei tornando in prima squadra. Milan Futuro è stato creato apposta per fare percorsi come il tuo.
Jimenez: "La verità è che, da quando è cominciata la stagione, dicevano che Milan Futuro era una squadra fatta per poi andare in prima squadra. Io voglio dire solo che, quando si lavora e si fanno le cose fatte bene tutto arriva."
Che rapporto hai avuto prima con Fonseca e poi con Conceiçao?
Jimenez: "Mi hanno dato fiducia. Prima Fonseca, nella partita contro il Genoa in un momento difficile per la squadra. Per me è stato un momento felice ma non per il club. Peccato non sia arrivata la vittoria in quella giornata importante per il club e i tifosi."
Come hai vissuto la Supercoppa?
Jimenez: "Non ci credevo, il primo giorno che siamo arrivati, giocavamo contro la Juventus e mi ha messo titolare. Ho pensato: ma come puoi mettere me titolare avendo tutti i giocatori che hai? Dal primo momento mi ha dato la fiducia e lo ringrazio. Mi piace molto come allenatore, per come lavora e per come è lui. Quando faccio le cose male me lo dice, sono il più giovane e devo solo ascoltare e lavorare."
C'è un'immagine della serata contro l'Inter in Supercoppa?
Jimenez: "La prima cosa che mi ricordo, è che, alla fine del primo tempo eravamo zero a zero e io faccio un passaggio sbagliato per il quale poi prendiamo gol. Al secondo tempo abbiamo preso anche il secondo. Sul 2-0 ha fatto il cambio e l'ho capito. Dalla panchina volevo solo vincere perché stavo male. Quando abbiamo fatto il primo ho pensato che potessimo vincere. Quando abbiamo fatto il terzo non ci credevo."
Chi hai abbracciato alla fine della partita?
Jimenez: "Tutti. Poi, sono andato da Rafa perché ha cambiato la partita."
Che consigli dai ad un bambino che vuole fare questo percorso?
Jimenez: "Non pensare alle cose. Se lavori tutti i giorni perché vuoi essere un giocatore di livello, sappi che tutto arriva con il lavoro."
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