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I PIANETI SI ALLINEANO

Milan Futuro, e la frase di Moncada sulla Serie D: perché può essere una fortuna per i giovani

Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 
Moncada aveva dichiarato prima di Milan-Roma che non era importante la Serie C, ma l'obiettivo era far crescere i giovani. Adesso quelle parole trovano senso
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Sulla retrocessione di Milan Futuro:“Milan Futuro serve per creare giocatori e per creare talenti. Serie B o C non è importante per noi, ma è importante creare talenti e giocatori da Serie A: quest’anno ne abbiamo avuti 7. Mi dispiace, ovviamente, di non essere più in C, ma l'obiettivo più importante riguarda i giovani.”.

Non ci si può dimenticare di una dichiarazione così forte pronunciata dal Direttore Tecnico del Milan Moncada prima della penultima gara della stagione scorsa, contro la Roma,

Parole che non sono state pesate per quel momento difficile che attraversava tutto il mondo Milan, tifosi in primis, ma anche il club.

I rossoneri avevano vissuto una settimana da incubo: sconfitta in finale di Coppa Italia, retrocessione in serie D per il Milan Futuro e la quasi certezza di non partecipare l’anno prossimo a nessuna coppa europea.

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I tifosi giustamente a sentire queste dichiarazioni si sono preoccupati e alcuni forse hanno anche memato "in che senso..." la frase iconica di Carlo Verdone anche perché si era a Roma.

Ecco adesso che il Milan Futuro è ufficialmente in Serie D, nell’andare a leggere il regolamento, le parole di Moncada trovano finalmente un senso e anzi...

Il Milan Futuro paradossalmente sarebbe perfetto se rimanesse in serie D piuttosto che se fosse in Serie C per l’obiettivo del club ovviamente, ovvero quello di far crescere i giovani. Questo perché il regolamento della Serie D, modificato nel 2023 2024, e confermato per la stagione successiva, permette al Milan Futuro, come anche a tutte le altre squadre, di puntare esclusivamente sui giovani e se questo non viene fatto le partite, si perdono a tavolino. 

Composizione della rosa: il regolamento della Serie D

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A partire dalla stagione 2023/2024 (confermate anche per la prossima, la 2025/2026), la rosa di una squadra di Serie D può essere composta da un numero illimitato di calciatori, senza obblighi di numero minimo o massimo complessivo. Tuttavia, vi sono precise regole in merito alla presenza obbligatoria dei calciatori “under” durante le partite ufficiali.

 Obbligo dei giovani in campo: regola dei fuoriquota ottima per Milan Futuro

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Ogni squadra, durante le gare ufficiali del campionato, è obbligata a schierare in campo almeno tre giovani calciatori con i seguenti requisiti anagrafici:

  • 1 calciatore nato nel 2005 (19 anni)
  • 1 calciatore nato nel 2006 (18 anni)
  • 1 calciatore nato nel 2007 (17 anni)
  • La regola può variare leggermente per alcune competizioni di Coppa o in caso di modifiche ufficiali da parte della LND, ma l’obbligo per il campionato resta centrale. L’obiettivo è garantire la valorizzazione dei giovani talenti, permettendo loro una transizione graduale verso il calcio professionistico.

    È possibile schierare più giovani rispetto al minimo richiesto, ma mai meno. Qualora durante il match venga sostituito uno dei fuoriquota, la squadra deve sostituirlo con un altro calciatore della stessa fascia d’età o più giovane, pena la perdita della gara a tavolino.

    Giocatori “over”: nessun limite numerico

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    Non esiste un tetto massimo di tesserati “over”, ovvero nati prima del 2005. Tuttavia, molte società scelgono volontariamente di limitare il numero di veterani per motivi economici o per dare più spazio ai giovani, anche in funzione dei contributi federali riconosciuti alle società che fanno giocare i fuoriquota.

    Svincolati e tesseramenti

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    I club possono tesserare calciatori svincolati (anche over) fino a una data prestabilita dalla LND (generalmente tra dicembre e gennaio per il mercato invernale). Non sono previste limitazioni agli svincoli o alla lista dei convocabili se non nelle competizioni di Coppa Italia Serie D.

    Il caso Milan Futuro: promozione possibile, retrocessione no

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    Tra le novità più interessanti della stagione 2025/2026 c’è la presenza in Serie D del Milan Futuro, seconda squadra ufficiale dell’AC Milan, iscritta nel Girone B del campionato. Il Milan ha scelto grazie al regolamento di puntare maggiormente su un progetto più giovane per valorizzare i propri talenti in un contesto dilettantistico, ma sicuramente più stimolante della Primavera.

    Può essere promosso in Serie C

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    Il Milan Futuro, come previsto dal regolamento della FIGC per le seconde squadre dei club professionistici, può essere promosso in Serie C a patto che non vi sia già una squadra della medesima società (AC Milan) nella categoria superiore. In caso di promozione, il club manterrà lo status di seconda squadra senza diritto a partecipare ai playoff o playout di Serie C.

    Non può retrocedere in Eccellenza

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    Essendo una seconda squadra di un club di Serie A, il Milan Futuro non può retrocedere. In caso di piazzamento nelle ultime posizioni, il regolamento prevede una salvaguardia regolamentare, con l’effetto di riammettere una squadra retrocessa dal girone oppure promuovere una squadra in più dall’Eccellenza per mantenere l’organico della D.

    In sostanza, il Milan Futuro può solo salire, ma non scendere. È una regola pensata per garantire la continuità progettuale delle seconde squadre e incentivare i club di Serie A a sviluppare questa formula.

    Il regolamento della Serie D: incentivi e sostegni per Milan Futuro

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    La Lega Nazionale Dilettanti promuove attivamente l’impiego dei giovani anche attraverso contributi economici. Le società che rispettano (e superano) l’impiego minimo degli Under ricevono premi a fine stagione, proporzionati al minutaggio complessivo degli stessi.

    Inoltre, l’ottima performance dei club che investono sui giovani è spesso premiata con visibilità, inviti a tornei giovanili, e collaborazioni con club professionistici.