MICHELE HA LE IDEE CHIARE

Milan Futuro, Camporese: “Non è un momento facile, però alla lunga…”

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Il capitano della squadra di mister Oddo ha raccontato a Milan TV le sue scelte e il suo ruolo nel gruppo: "Qualunque cosa sotto i riflettori qui è spaventosamente efficace rispetto a un'altra realtà".
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

MicheleCamporese, capitano del Milan Futuro, è intervenuto a Milan TV nella settimana che porta alla sfida con l'Arezzo. I ragazzi di mister Oddo, infatti, scenderanno in campo in terra toscana sabato 22 marzo alle ore 19.30.

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Le parole di Camporese

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"Non è un momento facile - esordisce l'autore del gol col Pontedera -, però io credo che rimanendo tutti compatti e rimanendo tutti dalla solita parte, i valori alla lunga possono venire fuori. In questi momenti così delicati della stagione la consapevolezza di rimanere con il gruppo unito e di remare dalla stessa parte può permetterci di arrivare ai risultati che tutti speriamo".

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"La scelta del Milan Futuro? Io ho fatto una carriera prevalentemente al Sud - spiega il 32enne difensore ex Cosenza -. Sicuramente mi volevo avvicinare alla famiglia... Col fatto di essere sceso di categoria per me comunque non contava questa cosa perché volevo che ci fosse un progetto dietro e una società solida. Il Milan sicuramente ha tutti questi attributi. E poi è qualcosa di diverso, comunque potrebbe essere uno stimolo giusto anche per me... Ora incomincio ad avere una certa età, a essere più 'vecchiettino'. Avere a che fare con i giovani può essere una cosa stimolante".

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Ancora Michele

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"L'ambientamento in gruppo? Mi sono calato bene - prosegue Camporese -, nel senso che il gruppo è un gruppo sano. Son tutti ragazzi naturalmente che sotto tanti punti di vista sono un po' acerbi, ma è il percorso di crescita che devono fare. Quindi le società stanno cercando, come è stato nel mio caso, di mettere qualche elemento un pochino più di 'calcio già giocato', proprio per cercare di limare questi dettagli che anche si possono vivere nella quotidianità dall'allenamento, dalla preparazione alla partita, tutte queste sfumature qui che circondano comunque la settimana di lavoro".

"Consigli ai giovani? I consigli che gli do - rivela - sono quelli di non ripetere gli errori che ho fatto io magari dodici anni fa. Mi sento di farli crescere, ripeto, nella preparazione, nello svolgere il lavoro con l'applicazione, cosa che magari a quell'età lì a volte non tutti i giorni siamo con la testa giusta, di non fargli ripetere gli errori che purtroppo, ahimè, ho fatto anch'io in passato. Posso solamente spronarli e cercare di migliorarli quotidianamente. In alcune situazioni mi ci rivedo. È per questo che cerco di stimolarli dicendoli di non perdere tempo, considerato che hanno questa occasione di essere in una piazza importante come il Milan, di sfruttare con la visibilità che ha tutto quello che può essere di buono per loro, perché qualunque cosa sotto i riflettori qui è spaventosamente efficace rispetto a un'altra realtà".