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Nadia Nadim, che emozione è stata segnare nel derby a San Siro, nell'1-1 con l'Inter? "Enorme, tanto è vero che poi la notte non ho chiuso occhio per l'adrenalina. Sono ancora stanchissima! Avevo già giocato in stadi come il Parken o il Parco dei Principi, ma in uno così grande mai".
Rientrerà quindi tra i gol che Nadia non dimenticherà?
"Assolutamente. La squadra ed io abbiamo passato mesi difficili, ora non vogliamo più fermarci". Ecco: se nel campo profughi in cui a 12 anni vide che anche le ragazze potevano giocare a calcio qualcuno le avesse detto che un giorno avrebbe segnato in una partita del genere, lei come avrebbe risposto? "Di sicuro gli avrei dato del pazzo, però è anche vero che non mi sono mai posta alcun limite. E all'epoca sognavo di calcare proprio simili palcoscenici", la risposta di Nadia al Corriere della Sera.
Nadia Nadim, il sogno della calciatrice rossonera affidato anche a Repubblica: "Spero di andare avanti nei miei studi di medicina, di diventare una brava chirurga e di rendermi utile da qualche parte nel mondo. Il sogno sarebbe tornare a farlo in Afghanistan, ma se così non sarà, andrò in un altro mondo più giusto".
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