di Alessandro Giudice -
LO HANNO CAPITO TUTTI...
IL GIUDICE – Non conta solo vincere, ma ampliare i ricavi…

MILAN, ITALY - SEPTEMBER 17: General view of the inside of Giuseppe Meazza San Siro stadium during AC Milan supporters choreography during the UEFA Champions League 2024/25 League Phase MD1 match between AC Milan and Liverpool FC at Stadio San Siro on September 17, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Sara Cavallini/AC Milan via Getty Images)
Nell’annuale diffusione dei dati di bilancio dei club, è tipico soffermarsi sull’ultima riga senza badare troppo alla prima. Per il secondo anno consecutivo, il CdA del Milan ha licenziato un bilancio in utile ma poca attenzione mediatica si è data ai ricavi (impropriamente detti “il fatturato”) che nel 23/24 hanno toccato quota 457 milioni: il livello più alto in Serie A, sia pure con il contributo della plusvalenza-Tonali.
Non è questione di rivendicare scudetti del bilancio, che non contano nulla di per sé, ma di capire cosa implica il primato economico per la competitività del Milan sul campo.
Il calcio internazionale sta abbandonando la pratica di spendere soldi che non si hanno, contando su un azionista che “li mette”
Lo hanno compreso perfino nella ricchissima Premier, sarebbe ora che lo capissero molti tifosi italiani. Deve essere invece chiaro che l’unica via per espandere i budget di mercato, aumentare il monte ingaggi attraendo giocatori più costosi o rinnovando i contratti dei big in scadenza, è aumentare i ricavi. La serie storica è impressionante. Nel 2019-20 i ricavi del Milan erano 192 milioni quando la Juve ne faceva 573, l’Inter 372 (giusto il doppio). Queste ultime con vari “aiutini”, certo, ma il quadro era di un club con pochissime leve, se non la storia e il blasone, per attrarre calciatori forti. Nel 2021 si sale a 261, nel 2022 a 297 per arrivare ai 404 del 2023 e 457 nel 2024.

In Europa il Milan era precipitato nel 2020 al trentesimo posto per ricavi, oggi è al dodicesimo. Davanti, nel gruppo da agganciare per riportare stabilmente la squadra in top ten, c’è un gruppetto che comprende Chelsea, Arsenal e Borussia Dortmund. Quelli sopra (Liverpool, Bayern, United, Barcellona) sono ancora lontani mentre i top (Real, City) sono decisamente inarrivabili. Una spinta decisiva potrà arrivare con lo stadio che oggi genera ricavi nel range 60-70 milioni: tutte le big sono ben sopra i 100. Occorre far crescere i ricavi commerciali e su questo versante i progressi sono evidenti. Poi bisognerà rendere stabile l’accesso in Europa. Sono discorsi che non interessino a molti tifosi che vogliono solo vincere. E’ un grave errore, perché l’unico modo per entrare nel novero dei club che aspirano a vincere qualcosa è allargare il perimetro dei ricavi tenendo sotto controllo i costi e così generando il surplus di cassa che consentirà di finanziare interventi sul mercato. Non è una scelta, è l’unica possibilità.
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