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Dal Portogallo, dove si trovava con la sua Nazionale, Rafael Leao ha lanciato un messaggio abbastanza chiaro. “Nel Portogallo ho il sostegno di tutti”, ha detto il numero 10 rossonero, facendo così intendere che altrove ciò non avviene. A nostro avviso questa dichiarazione è significativa dello stato d’animo di un giocatore che non è avulso dall’ambiente Milan, un ambiente che lo giudica troppo spesso negativamente sulla base di falsità e pregiudizi. Abbiamo già parlato di quanto sia importante Rafael Leao nel Milan e di quanto i suoi numeri complessivi (relativi alle partecipazioni ai gol della squadra) siano ampiamente sottovalutati dalla critica che, invece, tende a giudicarlo sulla base di argomentazioni insussistenti come il modo di correre e le passioni fuori dal campo. Stavolta però ci siamo presi la briga di esaminare la questione all’interno di una cornice di maggior spessore, ovverosia dal punto di vista storico, analizzando al dettaglio i numeri di tutti i giocatori che hanno fatto la storia del Milan dall’epoca contemporanea in poi.
L’analisi prende in considerazione il rapporto partecipazioni al gol/minuti giocati per ogni giocatore
I risultati sono sorprendenti, ma non troppo
Ci sono tre giocatori che si elevano per la propria media di partecipazioni ai gol della squadra. Sono Zlatan Ibrahimovic (0,95), Marco Van Basten (0,90) e Andrji Shevchenko (0,79).
Sotto questi tre, ai piedi del podio, si collocano Alexandre Pato, con una media di partecipazioni ai gol della squadra di 0,74 e Pippo Inzaghi con una media di 0,72.
Nel gruppone alle spalle dei primi 5 si piazzano Ruud Gullit (con lo 0,69), Dejan Savicevic (con lo 0,69), George Weah (con lo 0,68), Rafael Leao (con lo 0,68) e Ricardo Kakà (con lo 0,67).
Avrebbe potuto esserci anche Jean Pierre Papin con il suo rispettabilissimo 0,66, ma nella nostra analisi abbiamo preferito far rientrare solo quei giocatori che hanno trascorso almeno 3 stagioni in maglia rossonera.
In sostanza, dopo aver dimostrato, nella scorsa settimana, che Rafael Leao – nelle partecipazioni ai gol della squadra – ha numeri simili a quelli di Kakà, oggi siamo in grado di dimostrare, numeri alla mano, come Leao, nella storia moderna del Milan, sia stabilmente nella top ten ed abbia numeri inferiori soltanto a cinque fenomeni assoluti come Ibra, Van Basten, Shevchenko, Pato e Inzaghi. Tutti attaccanti puri. Un colpo mortifero per i sostenitori della denigrazione quotidiana nei confronti di Rafa. I numeri infatti affondano le loro radici nella realtà delle cose; le narrazioni orientate, invece, affondano le loro basi su pregiudizi indimostrati ed indimostrabili. Di tutto ciò deve prenderne atto il club rossonero che ha il dovere di difendere, proteggere e far sentire importante questo ragazzo, ma soprattutto l’ambiente Milan (tifosi in primis), che troppo spesso giudica come incompiuto un giocatore che è già molto forte.
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