Il Rosso e il Nero di Monza-MilanIl Rosso e il Nero di Monza-Milan
PIU' OMBRE CHE LUCI

Il Rosso e il Nero di Monza-Milan

Davide Capano
Davide Capano Redattore 
Il capitolo Leao resta irrisolto, poi tutto il resto...

a cura della pagina Facebook "Comunque Milan" -

1) il NERO. Come? Una partita vinta, e iniziamo col Nero?

2) il NERO, sì. Perché non abbiamo molte certezze, ma di una cosa siamo abbastanza sicuri: ieri sera il milan ha messo d’accordo tutti i suoi tifosi su una cosa: una sensazione di sconcerto che crediamo accomuni tutti. Forse altre tifoserie sanno stare al mondo meglio di tutti noi, e i milanisti sono gli unici stupidi che si permettono di rimanere attoniti dopo aver incamerato 3 punti, dopo il ritorno alla vittoria lontano da San Siro, il clean sheet, una partita conclusa senza espulsioni né infortuni (ci si deve rallegrare anche di questo). Il fatto è che la partita col Monza ha accresciuto il nostro stato confusionale. Non abbiamo nessuna risposta al dilemma Leao/Okafor, non sapremmo dire se abbiamo qualche difensore affidabile che non sia – chi lo avrebbe mai detto, un anno fa? – Matteo Gabbia. Poi chi vuole può aggiungere sue confusioni personali, tipo quelli che dopo Milan-Napoli erano corsi a inserire Maignan nel loro vezzoso elenco dei grandi sopravvalutati da rifilare a chiunque dovesse farsi avanti con una decina di milioni. Nel primo tempo abbiamo visto una squadra in balia degli avversari, graziata più volte: da un arbitro tra i più atroci d’Italia (ed è una competizione serrata. Ma il gol annullato al Monza onestamente grida vendetta. Come il modo in cui lo abbiamo preso). E poi, graziata da Maignan e dagli attaccanti avversari, su tutti Maldini jr. Il Milan sembrava impegnarsi allo spasimo per prendere gol. E invece, lo ha segnato. Nel secondo tempo il Monza (che non a caso contiene molto milanismo) si è messo il nostro vestito del primo tempo, e ha giocato una ripresa di totale inconsistenza. Offrendoci quasi una decine di opportunità per raddoppiare. Non aver mai messo la partita in ghiaccio contro una squadra praticamente sparita dal campo è una colpa grave quanto aver rischiato di colare a picco nei primi 40 minuti.

3) Il ROSSO. Benone Maignan. Benone, ma tanto, Reijnders, e non solo per il gol. Benone Fofana. Bene (tenendo conto di tutti i suoi limiti, ovviamente) Terracciano, anche se sarebbe "bene" non essere costretti a schierarlo. Benino, a folate, Chukwueze e Pulisic, forse un po’ sacrificati e spremuti. Beninino Morata, prezioso per il lavoro, ma sciuponissimo in area. Anche se quello degli sciuponi è un capitolo da non aprire stasera, perché dovremmo riaprire...

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