di Andrea Vianello -
Desculpe, perché noi milanisti siamo esigenti, ambiziosi, passionali, ancora esitanti dopo uno scudetto inatteso e tanti anni difficili, ma anche pieni e orgogliosi del nostro passato glorioso e unico. E in questo scorcio di stagione eravamo per niente convinti di aver intrapreso la strada giusta, a parte la fiammata stupenda del derby. E di aver trovato la guida giusta, va detto.
E invece in questa notte stellata...
Nella Madrid degli eroi, in questa Coppa dei nostri sogni, abbiamo ritrovato improvvisamente chi siamo. Una squadra compatta e di talento, di rango e di coraggio, e lei, senhor Fonseca, l'ha firmata. Da brasilianista, segnalo che il pallone d'oro mancato Vinicius chora demasiado, mentre i due palloni d'oro in campo sono stati invece il ritrovato Leão (lo tenga sempre dentro, mi raccomando, da adesso in poi) e il trascinatore Morata.
E Mike, enorme, Musah, grande mossa come terzino destro!, Tijani, leader sempre più preciso, Malik felino maestoso, ma tutti tutti tutti, todos, todos, todos. Una notte da Milan, senhor Fonseca. Ce la ricorderemo insieme.
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