di Franco Ordine per il Corriere dello Sport -
DIFESA REPARTO PIU' DEBOLE
Allegri ridisegna il Milan: si parte da difesa e Fofana…

LISBON, PORTUGAL - OCTOBER 25: Head coach of Juventus Massimiliano Allegri looks on prior to the UEFA Champions League group H match between SL Benfica and Juventus at Estadio do Sport Lisboa e Benfica on October 25, 2022 in Lisbon, Portugal. (Photo by Daniele Badolato - Juventus FC/Juventus FC via Getty Images)

Max non ha chiesto il bonus per la qualificazione nei 4 posti Champions della prossima stagione. Il motivo è semplicissimo e sarà uno dei primi messaggi da segnalare a Milanello: quel traguardo è dovuto per un club come il Milan.
Allegri ha tifato per tornare al Milan per una serie di buoni motivi
—Il primo: nei mesi passati, quando hanno cominciato a circolare le prime voci sull'esonero di Fonseca, ha seguito puntualmente tutte le partite del Milan, ha preso nota, e ha segnato sul suo taccuino pregi e difetti di ciascun componente della rosa. Max è anche informatissimo sul "dietro le quinte": conosce alla perfezione chi ha fatto cosa durante gli allenamenti, chi ha fatto tardi la sera e soprattutto ha come punto principale della sua gestione il ripristino dei comportamenti da Milan che devono andare dalla scelta di una divisa tradizionale (quella da cowboy esibita da Fonseca divenne occasione di dileggio) al consiglio (per Jimenez di togliersi quel biondo posticcio dai capelli) di un decoroso look.
Il secondo: ha un paio di conti personali in sospeso da regolare
Uno è stato appena rilanciato dall'epilogo dell'esperienza juventina di Cristiano Giuntoli, il ds che lo ha messo alla porta della Continassa è stato spedito a casa dal proprietario. Il secondo è costituito dal pettegolezzo che circola sul conto dello stesso Allegri ed è stato diffuso nel perimetro milanese, rilanciato dai soliti social ("è bollito").

Non deve meravigliare l'intesa perfetta stabilita in pochissimo tempo con Igli Tare. La spiegazione è semplice: i due si conoscevano e si stimavano da tempo e perché in forza di questo particolare rapporto, già ai tempi della Lazio Tare provò a portarlo a Roma (poi saltò tutto per le mancate garanzie di Lotito sul mercato) nell'estate 2014. Allegri: è un aziendalista convinto. E se pure fosse disponibile ad accettare l'eventuale sacrificio di Reijnders, è pronto a reclamare l'investimento totale della cifra sul mercato per rinforzare il reparto più debole (la difesa) e dare al centrocampo una composizione più razionale modificando, ad esempio, il ruolo di Fofana che viene definito un incontrista ed è invece un potenziale sostituto di Reijnders.
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