- Calciomercato
- Squadra
- Coppe Europee
- Coppa italia
- Social
- Milan partite e risultati live
- Redazione
di Marco Tardelli per il quotidiano La Stampa -
Il Bologna di Italiano e il Milan di Conceicao si sono affrontati a Roma in una partita che decideva, per entrambe in caso di vittoria, la partecipazione ad una coppa internazionale come l'Europa League. Una serata piena di emozioni, con Gianni Morandi piangente, Cremonini saltellante e le canzoni di Lucio Dalla intonate dai tifosi bolognesi in visibilio. Persino il Divin Codino, Roberto Baggio, si è scomodato per venire nella Capitale a tifare per la sua ex squadra. Tutto lasciava credere che il Milan di Ibrahimovic potesse, dopo gli ultimi risultati e con la qualità della rosa certamente superiore a quella del Bologna, portare a casa il risultato che tutti si aspettavano. Ma come accade spesso nel calcio, vince chi gioca meglio o chi ha voglia di vincere.
La voglia di lottare, il carattere, la qualità tattica. I numeri della partita sono imbarazzanti, gli uomini di Italiano non hanno permesso niente ai rossoneri, sovrastati in qualunque zona del campo. Questo è un male che viene da lontano, scelte sbagliate da parte della proprietà e una delle più sbagliate si chiama Paolo Maldini.
Se gioia per la vittoria (certamente) o la tristezza di vedere il suo Milan così malconcio, da parte di Davide. Intanto la proprietà Saputo è riuscita a scegliere persone giuste. Vorrei ricordare Marco Di Vaio, da anni ormai parte della dirigenza bolognese. Insieme a colui che ritengo l'artefice di questo exploit, Giovanni Sartori. Grandissima capacità nel trovare talenti, con le qualità che servono all'allenatore del momento, naturalmente scelto da lui.
Ecco, Italiano ottimo allenatore che ha plasmato questa squadra a sua immagine e somiglianza, qualche problema inizialmente, ma poi il suo lavoro si è visto, fino ad arrivare al risultato che conosciamo. Una vittoria che ha permesso alla famiglia Saputo di mantenere la promessa fatta ai tifosi al loro arrivo al Bologna, di portarlo nell'Europa che conta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA