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Scaroni, l’analisi comunicativa dell’intervista: ammissione di colpe, precisazioni e proposte

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Paolo Scaroni da Presidente del Milan ha rilasciato un'intervista alla Gazzetta dello Sport in cui affronta tanti temi. La nostra analisi
Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 

Le polemiche non cessano mai e in una situazione difficile da gestire internamente e soprattutto difficile da raccontare all'esterno, anche dichiarazioni sensate e soppesate rischiano di diventare aria fritta. Per questo è giusto iniziare a far delle analisi puramente comunicative che non tengano conto del momento sportivo o di altre situazioni in cui il Milan è il principale protagonista.

Questo non cambierà il giudizio che ciascun tifoso ha sui singoli dirigenti, sul club e sulle ambizioni personali che vengono pretese nel momento in  cui il Milan si trova al 9º posto. Però un processo comunicativo, in un momento storico in cui ogni vicenda che accade quotidianamente del Milan prende d'obbligo la prima pagina di tutti i siti come se, magicamente non esistessero più dei verticali, ma solo giornali di gossip, è importante farlo.

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Scaroni

Scaroni ha rilasciato in esclusiva un'intervista alla Gazzetta dello Sport in cui i temi principali toccati sono stati molti di quelli che i tifosi vogliono sentire; segno che nel Milan si è consci del sentiment e di quel che accade esternamente. Anche se i pregiudizi sono difficili da dover cancellare.

In queste settimane si è parlato molto della "vicenda Giorgio Furlani-Zlatan Ibrahimovic" e Scaroni l'ha chiarita subito, offrendo il suo punto di vista come Presidente del Milan.

"Io li vedo lavorare assieme a Casa Milan e vanno d'amore e d'accordo. Il resto sono solo tante voci. Sono importanti per il club. Ibrahimovic è parte del management di Red Bird ed è prestato al Milan. È stato criticato per essere stato assente, ma era solo malato. Voglio aggiungere però che più di tutto e tutti è importante il Milan. Il club è sempre sopra ogni cosa"

Di questa dichiarazione è importante sottolineare l'ultimo passaggio. Non esiste alcuna persona che viene al di sopra del club. Ora chiudete gli occhi e provate a immaginare che questa frase l'avesse detta un altro dirigente. Faccio nomi: Gadzidis o Maldini. Non avreste applaudito? Precisazione, (perché sennò...): non si tratta di una critica all'ex AD rossonero e a Paolo Maldini, anche perché anche loro hanno sempre messo il club prima di ogni cosa. Vuole essere un esempio per far capire come il pregiudizio mistifica poi quel che si dice.

Gli altri passaggi dell'intervista del Presidente Scaroni sul Milan

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"Questa stagione ci lascia l'amaro in bocca e vale per tutto" - Segno di consapevolezza piena di un momento negativo. Scaroni da Presidente del club parla a nome di tutti i dipendenti del Milan (''vale per tutti'').

"La qualificazione in Champions è un obiettivo obbligatorio" - Non vuol dire che il Milan deve puntare al 4° posto, ma che se la stagione dovesse essere negativa l'obiettivo minimo deve essere il solo 4º posto. Capite come cambia il messaggio che viene veicolato?

"Abbiamo portato un trofeo e siamo in corsa per la Coppa Italia, ma non ci basta" - Ergo: l'analisi completa della stagione anche con due trofei sarebbe negativa

"Internazionalizzazione? Va benissimo, ma poi è chi viene a San Siro che è importante e soprattutto al centro del progetto per noi" - I task sono diversi e vanno in parallelo, ma la corsia preferenziale è per i tifosi a Milano e in Italia. Il focus è su di loro

"Leao entusiasma tutti i tifosi, Pulisic e Reijnders hanno conquistato tutti e noi li vogliamo tenere al Milan" - Con questa affermazione il Presidente Scaroni chiarisce da dove dover e voler ripartire la prossima stagione dal punto di vista sportivo.

"Posso promettere il massimo impegno da parte di tutti che la prossima stagione sia piena di soddisfazione. Siamo a lavoro" - Messaggio indiretto al fatto che ci sia un ammissione di colpe riguardanti la stagione attuale e che l'obiettivo del club e riportare il Milan in alto