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di Franco Ordine -
C’è una foto, probabilmente dell’archivio privato della famiglia Reijnders, che andrebbe rilanciata e sottoposta al giudizio dei tifosi milanisti, quei pochi in circolazione che sono ancora legati al “milanismo” autentico e non “intossicati” dalle diatribe personali. Raffigura, all’atto della firma del rinnovo contrattuale fino al 2030 (alzando così un muro di cemento di armato rispetto ai primi sondaggi di club concorrenti inglesi) il centrocampista olandese accompagnato dalla famiglia e con il figliolo vestito di rossonero seduto sul tavolo dove c’è il foglio da siglare.
E mi viene da dire allora che allora esiste, in quel gruppo di Milanello proveniente da una stagione orribile, un “seme” positivo capace, se piantato con cura, e se coltivato da qualche agricoltore-allenatore giusto, di assicurare un futuro migliore a questo stesso derelitto Milan, di ritrovare la strada maestra.
Se davvero dovessero esserci qualche mela marcia, eliminare solo quella e poi ricominciare partendo da gente come Reijnders.
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