Fonseca e l’alba del giorno dopo

Proprio come nel colossal “The Day After Tomorrow”, in cui il protagonista Jack Hall dichiara senza dubbio alcuno: “A tempesta finita, saremo in una nuova era glaciale “, il tifoso milanista nella mattinata del 12 dicembre 2024 pensava di trovarsi a dover vivere una nuova giornata di passione. Invece niente, calma più totale, quasi a voler normalizzare quanto accaduto la sera precedente. Nulla di più distante dalla realtà. Il Milan non ha voluto normalizzare, bensì ha lasciato campo libero al Mister senza invischiarsi in una questione di spogliatoio e quindi delegittimando il suo operato.

Il club non si immischia

Il mister si è presentato al centro sportivo di Milanello alle 09:13, uscendone solo nel primo pomeriggio, per poi recarsi insieme alla squadra alla festa del settore giovanile del Milan. Solo in quel momento c’è stato un vero confronto con la dirigenza al completo - Furlani, Ibrahimovic e Moncada - avvenuto nella più totale trasparenza e serenità, preservando quell’unità d’intenti necessaria per uscire da un periodo simile. Lo scopo di Fonseca era e rimane dare uno scossone al comparto squadra, cercando di alzare l’asticella e responsabilizzando alcuni calciatori che reputa i cardini della rosa, ma che non stanno rendendo come legittimamente ci si aspettava.

Il Milan negli ultimi anni ha vissuto un continuo turbinio di emozioni. Basti pensare che subito dopo la vittoria del nostro ultimo Scudetto ci fu l’intervista a Paolo Maldini che scombussolò l’ambiente, rendendo il clima di festa lievemente più amaro. Dunque, citando nuovamente una famosa frase dal colossal statunitense con cui si è aperto questo editoriale: “L'uomo è sopravvissuto all'ultima era glaciale ed è in grado di sopravvivere anche a questa, credo. Purché si rimbocchi le maniche e impari a non ripetere gli stessi errori”. Ecco appunto, gli errori. Presa coscienza di quelli il percorso non può che diventare più soddisfacente e meno tortuoso per tutti.