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Fuori dagli schemi

Scaroni, il caso Jashari e l’arte della comunicazione: i margini e il contesto

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Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, è finito sotto i riflettori dopo una dichiarazione informale sul caso Jashari. L’uscita fuori dai canoni istituzionali apre una riflessione non solo sull’episodio in sé.
Davide Capano
Davide Capano Redattore 

Le parole del presidente del Milan, Paolo Scaroni, rilasciate informalmente nella portineria della Lega Serie A sulla trattativa per Ardon Jashari - “Non vogliamo offrire troppo. Lui vorrebbe venire a tutti i costi…” - hanno sollevato più di un sopracciglio, tra contenuto e contesto.

Il punto, non è solo la frase pronunciata, ma l'uso che ne viene poi fatto. Anche una frase pronunciata in apparente leggerezza, magari al portiere dello stabile o a un passante qualunque, può finire nelle cronache.

Non è la prima volta che certi ambienti infieriscono, né è la prima volta che una sua dichiarazione diventa oggetto di discussione pubblica. Un presidente del Milan deve fare quotidianamente i conti con i margini di leggerezza, anche quando si sente “fuori scena”.

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Il valore del silenzio e il peso della comunicazione sul caso Jashari

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In un calcio dove ogni parola può pesare più di un’offerta ufficiale, la comunicazione è strategia, non un dettaglio. Il Milan, come società, ha lavorato molto sul piano manageriale e tecnico, ma il modo in cui tutto si declina e si sintetizza è proprio parlando e in ultima analisi comunicando.

Il caso Jashari è l’occasione per riflettere su questo. La frase di Paolo Scaroni ha fatto molto discutere. Ma questo non significa che sia senza precedenti nel mondo del calcio. Tanti grandi dirigenti hanno vissuto episodi simili: basti pensare a Silvio Berlusconi che parlava di tattiche e formazioni alla vigilia di partite decisive, o a Massimo Moratti, spesso fin troppo trasparente con i media. In quel contesto, però, l’episodio comunicativo si inseriva in epopee consacrate di cicli e di vittorie.

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Nel caso di Scaroni, invece,  in una fase delicatissima del calciomercato, ogni dichiarazione può alterare gli equilibri o complicare una trattativa.

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Scaroni e il contesto esasperante della trattativa Jashari

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Va detto: trattare con certe società non è semplice. Il Brugge ha portato allo stremo anche club più solidi del Milan. E l’eco mediatica generata da trattative che si prolungano per mesi esaspera tutti: dirigenti, giornalisti e tifosi.

In questo contesto, una piccola caduta può essere comprensibile.

Milan il linguaggio istituzionale è fondamentale

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In un calcio globale, dove ogni dichiarazione viaggia alla velocità di un click e di un reel, la costruzione della propria identità passa prima di tutto da quello che si sceglie di dire - e da quello che si sceglie di non dire. Criticare è necessario, ma poi serve costruire. Quello al presidente Scaroni sull'episodio di oggi non è un attacco personale, ma un invito al miglioramento. Il presidente deve saper essere una guida silenziosa, discreta, autorevole, padrone dei propri silenzi e mai perseguitato dalle proprie dichiarazioni.