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Santiago Gimenez al Milan è una storia nata con aspettative altissime, che piano piano si sta spegnendo e, soprattutto, sembra arrivata a un punto di non ritorno. Sì, perché il post social del calciatore messicano, pubblicato nella tarda serata del 4 novembre, racconta di un disagio non solo fisico - almeno secondo le parole di Santiago, visto che il Milan non ha lasciato trapelare nulla in merito a questo infortunio risalente a mesi fa - ma anche emotivo.
Arrivare a diffondere un comunicato sotto forma di post social, fa emergere un comportamento fuori dalle regole. Un modo di comunicare quanto meno insolito da parte di un ragazzo quasi venticinquenne. Un calciatore che dovrebbe oramai sapere come gestire una notizia di questo tipo nel mondo del calcio.
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Analizzando nel dettaglio ciò che emerge dal post del Bebote, si intuisce, secondo quanto vuole far intendere il giocatore, che abbia continuato a scendere in campo per il bene della squadra, nonostante il dolore. Inoltre, lascia trapelare che la società fosse a conoscenza di un infortunio tutt’altro che trascurabile. Una ricostruzione che alimenta ulteriore caos attorno al rapporto tra Gimenez e il Milan, dopo il caso dell’infortunio estivo di Jashari. In quel caso i rossoneri avevano tutelato l’immagine dello stesso Gimenez. In quel caso il ragazzo era finito ingiustamente al centro del ciclone per l’intervento che aveva provocato la frattura del perone di Ardon.
Con questa nuova vicenda della caviglia malandata da tempo, l’attenzione torna inevitabilmente sul club, e non più sul calciatore, che nonostante tutto ha quasi sempre giocato da titolare: un segno della fiducia che il Milan ha sempre riposto in lui. Fiducia che, tuttavia, è stata solo parzialmente ripagata, a causa della scarsa vena realizzativa del messicano, ormai a secco di gol da fine settembre in Coppa Italia e addirittura a digiuno in campionato dalla scorsa stagione. A questo punto, il dubbio sull’effettiva natura del suo problema fisico sorge spontaneo.
La comunicazione attorno a Santiago è sempre stata particolare. Voci che si susseguono nel tempo esprimendo concetti spesso delicati, che meriterebbero una maggiore attenzione per evitare strumentalizzazioni da parte dei media e della tifoseria. Una tifoseria che, giustamente, si chiede perché questi problemi sembrino riguardare sempre e solo il messicano, in una rosa di ventidue calciatori.
Il padre di Santiago appare da lontano come una sorta di portavoce del figlio, che sembra aver bisogno del suo supporto dialettico per farsi sentire nel mondo del calcio. Un modo di comunicare che, nel 2025, appare antiquato e persino deleterio, contribuendo soltanto a creare ulteriore confusione attorno alla figura di Gimenez.
Molti si chiederanno a questo punto: ma il rappresentante di Santiago Gimenez è davvero suo padre? La risposta è no. La procura del centravanti è infatti affidata a Rafaela Pimenta, una delle figure più note e influenti del mercato calcistico, la quale si è sempre attenuta ai canali ufficiali di comunicazione, evitando di alimentare voci o polemiche.
Quando Gimenez è arrivato al Milan nel calciomercato invernale del 2025, dopo il primo gol splendido in maglia rossonera contro l’Empoli, molti pensavano che la storia del "messicano che tifava Milan da bambino", immortalata dalla celebre foto del piccolo Santiago con il pallone rossonero, fosse solo il preludio a un’avventura calcistica entusiasmante.
Purtroppo, questi presupposti sono stati completamente disattesi. E non si può dare la colpa sempre e solo al Milan. Perché Gimenez ha avuto da subito le occasioni per dimostrare il proprio valore, fino alla partita contro l’Atalanta compresa. Proprio la partita in cui, secondo Allegri, avrebbe rimediato la famosa botta alla caviglia, la stessa che il giocatore lamenta di aver trascurato per mesi.
Se, come si evince dal suo post, il problema è davvero serio, tanto da comunicarlo in modo ufficioso tramite i proprio canali social, il rientro potrebbe non avvenire prima di alcune settimane o addirittura mesi. Tuttavia, secondo quanto riportato da Pietro Balzano Prota su X, la questione potrebbe risolversi prima del previsto. Questo grazie alla forza mentale e alla voglia di riscatto del calciatore. Una tempistica che contrasta con il clamore suscitato dal gesto del giocatore sui social.
A questo punto, delle due l’una: o il calciatore ha volutamente esasperato un problema fisico oppure il fastidio alla caviglia è realmente così importante da giustificare il tono e la solennità del messaggio pubblicato nel post.
Ora che il quadro è più chiaro, il caos attorno a Santiago Gimenez sembra però essersi ulteriormente amplificato. D’altronde, era forse questo ciò che il giocatore voleva provocare con il suo tanto discusso post social?
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