Gimenez, Capello lo protegge: il Milan ha già il centravanti giusto
MILAN, ITALY - MAY 09: Santiago Gimenez of AC Milan celebrates after scoring the first goal during the Serie match between Milan and Bologna at Stadio Giuseppe Meazza on May 09, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Fabio Capello invita alla calma e alla fiducia verso Santi, lodando i suoi movimenti ma sottolineando una timidezza da superare. Il Bebote ha potenziale da protagonista e il Milan deve credere in lui come punta di riferimento per il futuro.
Quando una figura come Fabio Capello pronuncia parole di protezione verso un giocatore, il messaggio non è casuale. Su Santiago Gimenez è stato molto chiaro nell'intervista rilasciata oggi alla Gazzetta dello Sport:
"Ha fatto vedere cose importanti, è giusto tenerlo. Diamogli tempo. Cosa le piace in particolare di Gimenez? Come si muove. Fin qui è stato troppo timido".
Un invito che va preso sul serio, soprattutto in un contesto come quello rossonero, dove spesso si pretende tutto e subito. Gimenez ha bisogno di tempo, ma non solo. Ha bisogno di fiducia reale, di un progetto tecnico che lo metta al centro, di una squadra che sappia valorizzare le sue doti.
Il suo movimento è da centravanti moderno
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Tra le caratteristiche che hanno colpito Don Fabio c'è il movimento. E ha ragione. Il Bebote, reduce dal trionfo in Gold Cup, è un attaccante che sa leggere lo spazio, non statico, non scolastico. Si muove con intelligenza, cerca l'inserimento giusto, lavora di sponda.
Non è un giocatore da highlights, ma da sistema. Uno che aiuta i compagni ad attaccare, che lavora per la squadra prima ancora che per se stesso. Il classico profilo che può esplodere se circondato da dinamiche tattiche coerenti e rifornito con costanza.
Timidezza? Sì, ma anche fame e disciplina
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È vero: fin qui Gimenez è apparso troppo timido. Ma la timidezza non è una colpa, anzi. Spesso è sintomo di rispetto, di voglia di inserirsi in punta di piedi, di evitare protagonismi inutili.
Non urla, non fa scenate, non chiede la palla ad ogni azione. Lavora. E questo è già un punto a favore. Il passo successivo, che ora gli viene chiesto, è quello del coraggio: farsi sentire, chiedere più palloni, prendere spazio nella gerarchia mentale della squadra. Il talento non gli manca, la determinazione nemmeno.
MILAN, ITALY - MAY 09: Santiago Gimenez of AC Milan scores the goal during the Serie A match between AC Milan and Bologna at Stadio Giuseppe Meazza on May 09, 2025 in Milan, Italy. (Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)
Cosa serve per farlo esplodere
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Per far sbocciare il potenziale di Gimenez, servono scelte chiare e un ambiente favorevole. Ecco tre elementi imprescindibili:
Continuità di impiego - Serve minutaggio costante. Solo così un attaccante entra in ritmo, prende fiducia e inizia a segnare con regolarità.
Struttura di gioco su misura - Un centravanti come lui dà il meglio con compagni che lo cercano, che lo servono tra le linee e che lo accompagnano nell’attacco della profondità.
Sostegno mentale e ambientale - Santi ha bisogno di sentirsi parte integrante del progetto, non un’alternativa di emergenza. Più fiducia significa più rendimento.
Santiago è un investimento, non una scommessa
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Chi lo giudica solo per qualche prestazione incolore non ha compreso il suo potenziale. Gimenez ha le caratteristiche per diventare un attaccante dominante in Serie A: struttura fisica, lettura del gioco, etica del lavoro e intelligenza tattica.Non è una scommessa. È un investimento che ha bisogno di maturazione. Ma se il Milan avrà la pazienza di aspettarlo e la lucidità di costruire attorno a lui, Santiago potrà diventare il nuovo punto di riferimento del reparto offensivo.
Dare tempo a chi merita
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Gimenez non è un giocatore da giudicare frettolosamente. Dietro quella timidezza si nasconde un professionista serio, con mezzi tecnici e atletici importanti.
Fabio Capello lo ha capito. Ora tocca al Milan: credere in lui, accompagnarlo nella crescita e dargli la possibilità di diventare ciò che può essere. Perché a volte, sotto la superficie, si nasconde un campione. Max Allegri lavorerà sul messicano con sapienza...