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Nel traffico a senso unico che collega Milanello a Torino (sponda granata), Samuele Ricci è un’eccezione clamorosa. Dopo anni in cui il Toro faceva la spesa tra gli esuberi, le promesse incompiute o i prestiti strategici del Milan, arriva il momento della contropartita vera. E anche parecchio buona.
Ricci rappresenta un upgrade tecnico e concettuale per il centrocampo rossonero. E rappresenta, soprattutto, un'inversione di tendenza: stavolta è il Milan a prendere, e non a cedere.
Nel corso degli anni con Cairo presidente, la porta di uscita di Milanello per la Torino non bianconera è stata sempre ben oliata. Rivediamo qualche nome (mettetevi comodi):
Antonio Nocerino
M’Baye Niang
Diego Laxalt
Tommaso Pobega
Ricardo Rodríguez
Pietro Pellegri
Ignazio Abate
Christian Abbiati
Simone Verdi
Nnamdi Oduamadi
Tutti casi diversi, ma con un dettaglio in comune: il Milan dava, il Torino prendeva. Di ritorno? Poco o nulla (caso Soualiho Meïté a parte nella stagione 2020/2021). Fino a oggi.
Samuele Ricci non è l’ennesima scommessa da far crescere. È pronto. A 22 anni ha già personalità, visione, pulizia di gioco e lettura tattica. Non deve “adattarsi”, non deve “scoprire la Serie A”: la conosce, e sa come gestirla. E se il Milan cercava equilibrio e qualità in mezzo al campo, qui ha pescato bene.
Ricci è un calciatore italiano pronto, conosciuto, affidabile, che non va spiegato all’algoritmo. Un acquisto che guarda al campo, non ai follower.
Per il Torino, invece, la partenza del classe 2001 è un passaggio delicato ma non necessariamente negativo. Dopo stagioni in cui i profili migliori prendevano spesso la via dell’estero o finivano in scadenza, una cessione a una big italiana può anche rappresentare una forma di maturità di mercato. Ricci ha raggiunto un livello tale da meritare un salto di qualità, e il Torino, pur perdendo un pezzo importante, potrebbe trarne valore e consapevolezza per costruire il futuro con più chiarezza.
Samuele Ricci è il primo vero giocatore di qualità dell’era Urbano Cairo che passa dal Toro al Diavolo. Un acquisto sensato, utile, ambizioso. Ma soprattutto, una bella rivincita silenziosa dopo anni di "svuota-Milanello". Stavolta si prende, e si prende bene.
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