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Uno dei temi maggiormente discussi e dibattuti nelle ultime ore, riguarda la composizione numerica della rosa del Milan. Per alcuni l’attuale organico è pienamente sufficiente per affrontare gli impegni stagionali (campionato, Coppa Italia e Supercoppa). Per altri, invece, avere a disposizione soltanto 19 giocatori di movimento, oltre ai giovani aggregati (come per esempio Balentien) è un limite strutturale.
Secondo Franco Ordine per esempio, il Milan avrebbe dovuto avere almeno 21 giocatori di movimento nella rosa. A suo giudizio infatti gli impegni stagionali del Milan sono comunque tanti e le pause per le nazionali lasciano strascichi soprattutto sul piano della salute fisica dei giocatori.
A mio giudizio la rosa del Milan è sufficientemente coperta nei ruoli che vanno dal centrocampo all’attacco. Infatti, considerando come modulo base l’attuale 3-5-2, la squadra rossonera, dalla mediana in poi, ha due giocatori per ruolo. Saelemaekers e Athekame sulla fascia destra, Estupinan e Bartesaghi sulla fascia sinistra. Fofana, Modric e Rabiot titolari nel pacchetto centrale, con Loftus Cheek, Ricci e Jashari come alternative. Identico discorso in avanti dove ci sono 4 giocatori per due maglie da titolari, ovverosia Pulisic, Rafael Leao, Santiago Gimenez e Nkunku.
Difficile trovare in Serie A squadre che, in panchina, abbiano alternative di questo livello a centrocampo e davanti. Sulle fasce, in attesa di scoprire Athekame, la sensazione invece è quella per cui al Milan manca qualcosa, più come qualità che come mera quantità.
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Il Milan, invece, può e deve ampliare il ventaglio delle scelte fra i difensori centrali a disposizione di Massimiliano Allegri.
In difesa infatti, le alternative ai tre difensori centrali titolari – Tomori, Gabbia e Pavlovic – sono abbastanza scarne. L’unica opzione reale è quella di Koni De Winter. Il giovane Odogu appare troppo acerbo ed inoltre, numericamente, manca almeno un altro difensore centrale come alternativa ai titolari.
Nel reparto difensivo, pertanto, il club rossonero ha la necessità di intervenire durante la sessione di mercato di gennaio inserendo almeno un giocatore che dia garanzie di affidabilità e rendimento. In sostanza, è necessario più un elemento pronto immediatamente all’uso che un giovane di belle speranze da far maturare.
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