milanistichannel editoriale milan Il rigorista del Milan di Allegri: Pulisic, Leao, Modric o l’esotico Fofana
Leao nuovo rigorista

Il rigorista del Milan di Allegri: Pulisic, Leao, Modric o l’esotico Fofana

Gaetano de Santis
Gaetano de Santis Redattore 
Il Milan cerca stabilità dal dischetto: dopo innumerevoli errori, Leao si prende la responsabilità e prova a cambiare il trend.
00:15 min

I rigori al Milan sono da sempre un tema delicato, capace di far passare i tifosi dalla gioia alla disperazione nel giro di pochi secondi. Basti pensare che una delle più grandi gioie sportive del club, forse la più grande, è arrivata proprio dagli undici metri: l’iconico rigore di Andriy Shevchenko, che batté Gianluigi Buffon e consegnò la Champions League al Milan di Carlo Ancelotti.

Ma nella storia rossonera restano anche altri momenti di pura tensione, come gli infiniti rigori di Rio Ave: una maratona dagli undici metri che portò persino Gigio Donnarumma sul dischetto, regalando ai tifosi una serata indimenticabile, più per la drammaticità dell’evento che per l’importanza della posta in palio.

[Iscriviti al canale WhatsApp di Milanisti Channel per leggere in anteprima tutte le notizie sul Milan. Entra a far parte di una famiglia rossonera]

Rigore Milan, svolta decisa: ecco chi batte dal dischetto nella nuova era Allegri

Il tema dei rigori continua a far discutere, soprattutto dopo la disastrosa stagione scorsa, quando i rossoneri riuscirono anche nell’impresa al contrario di sbagliarne due nella stessa partita. Accadde in Fiorentina-Milan del 6 ottobre 2024, quando prima Theo Hernandez e poi Tammy Abraham contribuirono alla sconfitta con due errori dagli undici metri.

(Photo by Claudio Villa/AC Milan via Getty Images)

In questa stagione, anche Christian Pulisic ha fallito un rigore pesante contro la Juventus a Torino. Per questo, in conferenza stampa, Massimiliano Allegri ha affrontato il tema dei rigoristi con chiarezza: "Pulisic di sicuro no, non c’è. Dobbiamo migliorare la percentuale. Degli ultimi sette rigori calciati, il Milan ne ha sbagliati cinque. Non serve cambiare il modo di calciare, ma l’ordine dei rigoristi".

Detto fatto. Complice l’infortunio di Pulisic, il Milan ha rivisto la gerarchia dei rigoristi. Contro la Fiorentina è stato Rafael Leao a prendersi la responsabilità di calciare un rigore dal peso specifico enorme. Un pallone che poteva cambiare l’esito della gara e forse la percezione di un intero periodo.

Con personalità e freddezza, Leao ha trasformato quel rigore, consentendo ai rossoneri di uscire indenni da una sfida complicata in generale, ma resa ancora più ostica a causa delle innumerevoli defezioni. Alla vigilia, molti indicavano Luka Modric come rigorista designato per esperienza e leadership, ma il portoghese ha sorpreso tutti, tornando sul dischetto a distanza di anni dalla sua ultima volta.

Si, avete letto bene. Rafa Leao non era al primo rigore con il Milan, in quanto prese parte inevitabilmente alla già citata e celebre lotteria dei rigori contro il Rio Ave.

Il futuro rossonero dagli undici metri

—  

Ora resta da capire se Leao sarà il rigorista definitivo o se la sua sia stata solo una scelta del momento. Inoltre al momento del rigore, abbiamo visto come anche Youssouf Fofana si sia avvicinato al dischetto con il pallone in mano. Se fosse un'opzione reale o meno, non è dato saperlo.

Una cosa però è certa: nonostante il rigore realizzato contro la Fiorentina, la percentuale resta ugualmente preoccupante con 8 rigori calciati e solo 3 trasformati. Infatti il rigore contro la Fiorentina non basta per invertire il trend, ma rappresenta un punto di ripartenza importante. Perché, in fondo, ogni rigore del Milan non è solo un tiro dagli undici metri: è una sfida con la storia.