
Samuele Ricci, centrocampista classe 2001, in questo momento è il giocatore più vicino ad indossare la maglia rossonera per un totale di 25 milioni di euro, bonus compresi.
La speranza dei tifosi
Samuele Ricci, centrocampista classe 2001, in questo momento è il giocatore più vicino ad indossare la maglia rossonera per un totale di 25 milioni di euro, bonus compresi.
Curiosa la sua evoluzione tattica, che in qualche modo ricorda quella diSandro Tonali, partito regista davanti alla difesa nel Brescia ed esploso nel Milan come “tuttocampista”.
Una tendenza chiara: da regista ha aggiunto dinamismo e propensione offensiva, diventando un centrocampista moderno, capace anche di intercettare e inserirsi.
Massimiliano Allegri ha sempre avuto un debole per i centrocampisti che sanno cosa fare con il pallone prima ancora di riceverlo.
Samuele Ricci, è esattamente questo tipo di giocatore. Il Milan lo ha strappato al Torino, assicurandosi un profilo giovane ma già maturo dal punto di vista tattico.
Cresciuto sotto Juric, è passato da regista basso a tuttocampista capace di inserimenti offensivi e gestione del ritmo.
In un ipotetico 4-3-3 che Allegri sta preparando a Milanello, Ricci potrebbe dare freschezza e stabilità a una mediana pensata per giocare “a calcio”, non solo per correre.
In un ipotetico 4-3-3, Ricci può sfruttare le sue caratteristiche. Mezzala destra di corsa, di inserimento, di palleggio e soprattutto in grado di difendere in caso di ripiegamento difensivo. Un interprete di primo piano, in grado di dettare tempi, accompagnare la manovra e pressare in avanti, come faceva a Torino.
Con Juric infatti, ha imparato ad attaccare in anticipo, a proteggere palla e a “rompere” in avanti: competenze fondamentali in una mediana rossonera in cui Allegri vuole tecnica e inventiva. La sua evoluzione da Empoli a Torino è stata evidente, proprio come fu per Tonali passando dal Brescia al Milan.
Il parallelo con Sandro Tonali in questo senso è inevitabile. Entrambi originariamente registi, entrambi capaci di trasformarsi in centrocampisti completi in squadre che richiedevano corsa e intensità.
Ricci sembra seguire la stessa traiettoria: non ha lo stesso dinamismo esplosivo di Tonali, ma compensa con precisione, visione e capacità di leggere la fase difensiva.
È più riflessivo, ma sotto certi aspetti più solido.
Rispetto a Tonali, che fece la sua evoluzione da regista a centrocampista totale al Milan con inevitabile adattamento, Ricci parte già avvantaggiato, sperimentando da anni questa trasformazione. La sua integrazione sarà graduale, lavorando sulla visione di gioco, la lettura tattica e le collaborazioni di reparto; in questo senso il Milan dovrà fare come con Tonali, aspettare la sua consacrazione.
Allegri, è risaputo, predilige centrocampisti versatili.
Vede in lui il profilo giusto per ricostruire un reparto simile a quello che sapeva brillare tecnicamente e coprire molti metri di campo in fase di non possesso. Un profilo che potrà davvero diventare il simbolo del nuovo Milan voluto da Allegri, erede ideale di Tonali nel progetto rossonero.
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