Incredibile. Dopo un mese senza Rafael Leao, sembra che il Milan adesso possa tranquillamente fare a meno del suo numero dieci. Anzi, secondo la vulgata, Leao sarebbe il vero problema del Milan. Un autorevole giornalista sportivo, addirittura, ha prefigurato uno scenario invernale in cui il Milan, vendendo Leao e acquistando Kim e Vlahovic potrebbe vincere lo scudetto.
Numeri e pregiudizi
Rafael Leao, la realtà dei numeri e quei soliti, maledetti, pregiudizi


Una polemica basata su pochi minuti di partita, dopo 40 giorni di stop
—Personalmente la vedo in maniera diametralmente opposta. Rafael Leao è vittima di un pregiudizio peloso e inconsistente basato sull'immensità del nulla cosmico. In questa stagione, a causa di un infortunio al soleo, Rafa ha giocato soltanto 40 minuti (18 in Coppa Italia e 22 in campionato). Eppure i 20 e passa minuti disputati da Leao contro il Napoli, senza condizione e senza ritmo partita, sono subito diventati un banco d’accusa.
Rafael Leao, dopo oltre un mese in cui è stato costretto a rimanere fermo per un infortunio delicato, sarebbe dovuto entrare in campo spaccando tutto, magari segnando un gol e mettendo a referto un assist. In tal caso, le contestazioni non sarebbero comunque mancate; si sarebbero rivolte all’andatura ciondolante o alle pieghe del volto. Perché tanto, chi di pregiudizio vive, di fantasmi si alimenta.

Nessuno ha fatto notare come il giocatore si sia messo a disposizione della squadra anche in un momento in cui c’era da soffrire. Gli scattisti, d'altronde, dopo uno stop muscolare, faticano da sempre più degli altri. Eppure, Rafa ha spizzato qualche palla di testa, ha gestito qualche pallone sotto pressione e, senza l’intervento provvidenziale di Gutierrez, avrebbe anche segnato un gol partendo dalla propria area di rigore. Il tutto senza condizione atletica.
Da due anni, i numeri di Rafael Leao e quelli di Pulisic sono gemelli
—In questo contesto di negatività strumentale si perde completamente di vista il dato reale, ossia la forza del giocatore. Tutti sostengono, giustamente, che Pulisic sia uno dei punti di forza del Milan, nonché uno dei migliori giocatori della Serie A. Condivido e sottoscrivo perché Pulisic è un giocatore eccezionale, che non si può discutere. Opportuno però analizzare un dato.

I numeri di Pulisic con la maglia rossonera, nelle ultime due stagioni sportive, sono i seguenti: 32 gol e 23 assist. Totale 55 partecipazioni al gol. I numeri di Leao, nello stesso arco temporale sono 27 gol e 27 assist. Totale 54 partecipazioni al gol. I numeri di questi due giocatori sono sostanzialmente identici. Leao peraltro, se si considera il rapporto gol/minuti giocati, ha una impatto tecnico maggiore rispetto all’americano.
Per quale ragione allora Pulisic è giustamente celebrato e Rafael Leao, invece, viene considerato un problema da un certo tipo di narrazione mediatica? Forse perché conta soltanto analizzare l’ultima partita e non i dati di lungo periodo? O forse perché su Rafael Leao, da sempre, esiste un pregiudizio che non è possibile scalfire perché al cerchio magico delle maestrine interessa soltanto denigrare questo ragazzo? .
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