C'è chi già non se lo ricorda più, c'è chi lo nominava per attaccare la dirigenza e adesso è in silenzio. C'è chi continua a rimpiangerlo, c'è chi ha capito che la vita, quella calcistica, quella del Milan, va avanti. C'è chi ha compreso una lezione. Questo ''c'è chi'' non è riferito al solo tifoso, a chi parla di Milan quotidianamente dall'esterno. Il ''c'è chi'' riguarda tutto il Milan, perché quest'estate la cessione di Reijnders ha aperto un dibattito importante su più fronti.
IL DIBATTITO: TIJJ VS ADRIEN
Rabiot e la cessione di Reijnders: una lezione per i tifosi e per il Milan

"Il Milan se non cede non spende. Il Milan ogni volta che il tifoso si innamora di un calciatore, lo vende. Il Milan non sa neanche cedere, perché 54 milioni più 17 di bonus non rispecchiano il valore di Tijjani." Tuttavia, c'era anche il vento contrario. "Il Milan ha fatto bene, Reijnders era un equivoco tattico. Reijnders non sa difendere. Reijnders ha rotto l'equilibrio di una squadra. Con Reijnders il Milan era troppo sbilanciato in avanti".
Insomma, le solite fazioni, quelle che... se non ci sono, allora la notizia non piace, si scarta. Adesso, però, tre mesi e qualche settimana dopo, è giusto portare un altro tipo dibattito: "Il Milan è stato in grado di sostituire Reijnders?"

Il Milan è stato in grado di sostituire Tijjani Reijnders?
—Attenzione alla domanda. ''Nessuno è meglio di''. Non si tratta di un confronto o di un paragone tra i giocatori, ma visto che la vita calcistica va avanti, in qualche modo il Milan doveva rimediare alla cessione. Una mezzala serviva ed è per questo che è arrivato Adrien Rabiot.
I soldi di Reijnders hanno, poi, finanziato un intero centrocampo, ma in questo momento, il confronto tattico deve riguardare chi gioca nel suo ruolo, anche perché le altre posizioni spesso vengono occupate da Fofana e Loftus, che c'erano già, e da Modric che non ha eguali, ma non è Tijjani.
In queste prime gare di Rabiot con la maglia del Milan, il centrocampista francese ha mostrato come, con lui in campo, la squadra abbia alzato il livello nel gioco. L'intensità è differente, l'intelligenza tattica, e soprattutto difensiva, non è paragonabile con quella dell'olandese. Il francese dà sostanza ovunque e la sua duttilità di saper giocare da centrocampista difensivo, mezzala, esterno, trequartista, fa si che lo si veda ovunque in campo.
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Rabiot o Reijnders: un dibattito, una domanda aperta, nessuna risposta?
—Certo Rabiotnon ha ancora segnato e i gol di Reijnders qualcuno dovrà pur farli, ma è qui che torna il concetto di non confrontare le qualità individuali dei due giocatori. L'importante è capire e sottolineare quanto, grazie alle loro qualità, tutto il Milan giochi meglio o peggio. La risposta definitiva non possiamo averla, siamo solo alla 5ª giornata di Serie A, in più è un dibattito, quindi è una domanda aperta a tutti, ma a: "Il Milan è stato in grado di sostituire Reijnders?" rispondiamo con un altro tipo di affermazione, ovvero:"Il Milan ha imparato una lezione".
L'acquisto di Rabiot è una lezione al Milan e ai tifosi
—La lezione è che non c'è bisogno di sfruttare le plusvalenze per prendere altri giocatori alla Reijnders. Delle volte, per migliorare una squadra, basta l'usato sicuro, un po' in stile "Mercato Marottiano". Il tifoso è contento, la squadra resta di livello, o in alcuni casi migliora, e non c'è quella perdita di tempo nel percorso di adattamento di un calciatore semi sconosciuto. L'acquisto di Rabiot è una lezione che il Milan si è auto-fatta. Non solo... L'acquisto di Rabiot è una lezione anche ai tifosi. Non serve spendere per sostituire un campione che va via. Rabiot è arrivato al Milan per 7 milioni di euro più bonus e Adrien non ha 35-40 anni, ma 30. Rabiot è nel pieno della maturità calcistica e sta dimostrando quanta differenza faccia, da solo, in campo. Insomma l'arrivo di Rabiot fa contenti tutti: i tifosi, la dirigenza, Allegri e chissà se per i prossimi mercati, l'acquisto di Adrien diventi un esempio di come, certe volte, sgarrare non rispettando la propria filosofia, porti solo a risultati positivi.
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