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“Calha lo sai perché, tu non segnavi mai…". Lo rifarebbero oggi i tifosi interisti lo stesso coro coniato qualche stagione fa per trasformare Hakan Calhanoglu nella cartina di tornasole della "grande Inter" e del "piccolo" Milan? In realtà i gol milanisti di Calhanoglu sono stati 32 e quelli interisti sono stati 38...con qualche rigore in più...non una voragine di differenza in ogni caso a livello di cifre complessive.
Ma andiamo oltre le cifre. Quando Hakan nell'estate 2021 ha lasciato il Milan, come ha ricordato lui stesso di recente "a zero", il Milan è stato molto criticato. Mentre la narrazione di oggi, dopo le dichiarazioni americane di Lautaro Martinez, mette molto dipiù nel mirino della critica il nazionale turco piuttosto che l'Inter.
Beh...sentitosi sotto attacco, il Milan si è compattato: ha fatto crescere esponenzialmente il rendimento di Tonali, ha acquisito Brahim Diaz e ha vinto lo Scudetto. I cori della festa tricolore contro Calhanoglu non erano dovuti al fatto che aveva lasciato il Milan, ma erano legati alle sue dichiarazioni sul periodo rossonero e agli atteggiamenti avuti nei derby contro i tifosi del Milan.
La scia che Calha lascia dietro di sè nell'attuale momento interista non è di compattezza: il capitano della squadra si è schierato pubblicamente contro di lui, Marcus Thuram ha messo in campo invece un like dalla parte del nazionale turco. Divisioni più che compattezza. Con lo stesso Hakan che confida ad amici di aver ricevuto telefonate e messaggi a suo sostegno da parte di altri compagni di squadra.
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