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Secondo l'allenatore degli USA, il Milan non ha "il diritto di lamentarsi" per l'infortunio di Christian Pulisic. Mauricio Pochettino è un allenatore importante, che ha fatto cose egregie sia come allenatore di club, sia come tecnico della nazionale americana. Il suo parere, pertanto, ha pieno diritto di cittadinanza ma, come tutti i pareri, può essere discutibile e, quindi, criticabile. Questo, per l'appunto, è il caso.
A differenza di ciò che sostiene l'allenatore degli Stati Uniti, il Milan ha tutto il diritto di lamentarsi per il modo in cui è stato gestito Christian Pulisic nella sosta per le nazionali del mese di ottobre. L'attaccante della nazionale a stelle e strisce è stato infatti trattato come un pacco postale in giro per il mondo, pur trovandosi in una condizione fisica non perfetta.
Era noto alla nazionale americana che Christian Pulisic avesse un problema alla caviglia che si trascinava dalla fine del mese di luglio. In una situazione del genere, almeno per le amichevoli, un giocatore potrebbe tranquillamente essere risparmiato perché la salute dell'atleta dovrebbe essere l'unico punto di convergenza che esiste fra nazionali e club. Nulla di tutto questo è avvenuto. Anzi è successo esattamente il contrario.
Se un giocatore non sta bene fisicamente e rischia di infortunarsi, il danno diviene duplice perché afferisce sia il club, sia la nazionale di appartenenza dello stesso. La logica vorrebbe che, in situazioni del genere, i tecnici delle nazionali utilizzassero criteri meno rigidi e maggiormente improntati al buonsenso, nell'esclusivo interesse dei giocatori in primis.
Ed invece, il tema di questa sosta sembra essere quello del "mostrare i muscoli". Più che un'opinione insomma, la frase di Pochettino appare più una volontà chiara di gettare tanto sale sul fuoco delle polemiche. L'obiettivo è quello di difendere una sua scelta - far giocare Pulisic in un'amichevole - che appare poco difendibile sotto tutti i punti di vista.
"Non stiamo giocando amichevoli. Stiamo giocando partite per prepararci alla prossima Coppa del Mondo" - ha aggiunto Mauricio Pochettino nelle sue dichiarazioni alla stampa. Mai frase fu più inappropriata e, sia consentito dirlo, infelice.
Pulisic infatti non è né un ragazzino, né un giocatore che deve guadagnarsi il posto per il prossimo Mondiale. Chris è il capitano degli USA. Preservarlo, quando non è al meglio dal punto di vista fisico, sarebbe un dovere sia del Milan, sia della nazionale.
La toppa di Pochettino insomma è peggiore del buco da lui stesso creato.
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