PAROLE E PRECEDENTI

ORDINE, Tare è già l’ex decisionista: mettetevi d’accordo

Tare
Sia che succeda qualcosa nel Milan sia che non succeda: in qualsiasi caso la narrazione contro è già pronta con le sue munizioni, come su Tare

di Franco Ordine -

Igli Tare si è insediato da qualche ora negli uffici di Casa Milan (con colpevole ritardo a mio parere) e si è ritrovato subito di fronte a una curiosa narrazione sul suo conto. Non so come lavorerà, lo giudicherò sul campo come è uso fare nel calcio perché le parole e i precedenti non sempre costituiscono una garanzia. Ma nel frattempo ricordo i diversi passaggi sull’argomento.

Prima...

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Prima che arrivasse Tare al Milan si è detto: “Tare è il preferito di Ibrahimovic, Furlani non lo vuole perché è un decisionista”. A conferma della tesi seguì l’incontro con Fabio Paratici (altro errore) a dispetto delle note disposizioni in materia di squalifiche!

Dopo...

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Ora che Tare è arrivato e ha già consumato la prima cena con il management completo rossonero ci si è chiesti: “Avrà l’autonomia necessaria per fare le scelte?”. Come dire: Tare è una copertura, continuerà tutto come prima. La storia personale di Tare (15 anni di lavoro alla Lazio con Lotito; ndr) lo smentisce ma non conta niente. È stato ai tempi il prescelto di Paolo Maldini e nemmeno questo dettaglio conta: fosse arrivato allora sarebbe andato bene, è arrivato adesso e non va bene.

Tare

Tare è il tipo che non parla molto eppure nel giro di qualche ora ha già perso la corsa al nuovo allenatore con Italiano (“resta al Bologna”), con Allegri (“ha già firmato con ADL”) e se non si sbriga a prendere Mancini o Thiago Motta sarà costretto a riconfermare Sergio Conceiçao! Non so chi sarà il prossimo allenatore del Milan ma sono molto curioso di capire come finirà.