di Franco Ordine -
C'ERANO GLI ELEMENTI...
ORDINE, Quel blitz di Paratici e l’allerta della Procura

REGGIO NELL'EMILIA, ITALY - MAY 12: Fabio Paratici, Chief Football Officer at Juventus speaks during a media Interview prior to the Serie A match between US Sassuolo and Juventus at Mapei Stadium - Città del Tricolore on May 12, 2021 in Reggio nell'Emilia, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Se Gerry Cardinale e Fabio Paratici avessero letto il retroscena pubblicato dal Corriere dello Sport (venerdì 11 aprile) dopo aver consultato fonti molto accreditate, avrebbero capito l’antifona. E non ci sarebbe stato bisogno di nessun altro incontro, sia pure non confermato. Antifona d’altra parte che era stata preannunciata, in modo palese, durante un colloquio telefonico avvenuto tra il presidente della Figc Gabriele Gravina (si trovava a Belgrado per il congresso Uefa) e quello del Milan Paolo Scaroni.
In quella circostanza...
—Il numero uno del calcio italiano aveva fatto intendere al dirigente rossonero che Figc e Procura federale avevano già gli elementi per un eventuale deferimento dopo il famoso blitz, ripreso da Telelombardia, avvenuto tra Paratici e un agente (procuratore di De Zerbi e del difensore del Parma Leoni; ndr), Edoardo Crnjar, avvenuto a Milano.
Dal punto di vista federale...
—Per la giustizia sportiva l’episodio conclamava l’indebita ripresa dell’attività da parte dell’ex dirigente della Juve sottoposto a squalifica in scadenza il 20 luglio prossimo venturo. E a rischiare una squalifica sarebbe stato anche il legale rappresentante del club, cioè l’amministratore delegato Giorgio Furlani.

La morale è dunque la seguente: chi non vuole rogne…. Capisco l’obiezione: ma così la danno vinta all’ex amico di Paratici, Beppe Marotta. Se Paratici non fosse incorso nella squalifica c’era forse qualcuno in grado di impedirne l’arrivo al Milan? No. E allora…
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