di Franco Ordine -
GRANE EVITATE
ORDINE – Milan, Paratici come Rangnick
Fabio Paratici non sarà il ds del Milan. Non hanno creduto ai pochi che ponevano quesiti di opportunità sull’affare, non hanno creduto all’ad Giorgio Furlani che prima del derby di coppa Italia mercoledì sera ha dichiarato “cerchiamo un ds tradizionale ma non abbiamo chiuso con nessuno”.
Invece...
—Hanno invece creduto ai resoconti dell’interessato e del suo portavoce semiufficiale, un agente che cura molti calciatori parlando e scrivendo di accordo firmato. E invece dall’ufficio legale di RedBird è arrivata la comunicazione ufficiale: il vulnus della squalifica sportiva in scadenza il 20 luglio e l’evoluzione dell’inchiesta penale Prisma hanno fatto capire che la scelta avrebbe procurato solo grane.

Qualche giorno prima, lo stesso Paratici, è stato colto dalle telecamere di Telelombardia mentre si recava a colloquio con l’agente di Roberto De Zerbi, pratica che gli è vietata dai regolamenti calcistici italiani. La vicenda ricorda, molto da vicino, quello che accadde ai tempi con Ralf Rangnick il quale addirittura rilasciò interviste sul Milan futuro senza aver firmato alcun contratto e si ritrovò senza panchina vista la riconferma di Stefano Pioli. L’unica morale è la seguente: quelli del Milan potevano accorgersi prima delle controindicazioni ad assumere un ds squalificato!
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