di Franco Ordine -
Adesso è proprio ufficiale: i moviolisti di casa nostra, tv e giornali compresi, sono stati clamorosamente smentiti dal referto di Manganiello, arbitro di Milan-Lazio. La squalifica di Pavlovic, così è scritto nel bollettino del giudice sportivo dott. Gerardo Mastrandrea, è scattata “per aver commesso un intervento falloso su un avversario in possesso di una chiara occasione da rete”.
Le riprese filmate infatti testimoniano la mancanza di due requisiti fondamentali per registrare la chiara occasione da rete: la distanza dalla porta e l’assenza di avversari in grado di intervenire. I moviolisti avevano sbagliato interpretazione perché sapevano che per occasione da gol non c’erano i presupposti.
Discorso molto diverso per Maignan: si “becca” la squalifica perché da capitano, a fine partita, aggiunge al danno del rigore provocato la beffa della squalifica per “l’espressione ingiuriosa” rivolta all’arbitro. Qui la multa, pesante da parte del club, è doverosa. E segnala anche che un esperto team manager deve drizzare le antenne in quei momenti caldi del post-partita.
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