di Franco Ordine -
LE COSE AL LORO POSTO
ORDINE, Inchiesta Ultras: Milan e Inter sullo stesso piano, tentativo fallito

All’inizio dell’indagine penale, la narrazione ufficiale provò a mettere sullo stesso piano le vicende delle due curve di Milano, quella interista scandita da due capi-tifosi morti ammazzati, e quella milanista legata agli affari dei parcheggi. Adesso che il filone della giustizia sportiva si è esaurito con le sanzioni e il patteggiamento dei tesserati Inzaghi e Calhanoglu (una giornata di squalifica ciascuno da scontare in Inter-Verona), la narrazione è stata ridimensionata.
Le cose sono cambiate
—Sul conto dell’Inter oltre ai due tesserati, ci sono squalifiche e ammende per due dirigenti (lo slo e l’addetto alla sicurezza), più l’ammenda per Zanetti, vice-presidente del club.

Nel caso del Milan c’è un’ammenda (30 mila euro contro i 70 mila dati all’Inter) per il club (responsabilità oggettiva), più squalifica per lo slo rossonero. Davide Calabria non ha proposto il patteggiamento e sfiderà l’accusa nonostante il possibile deferimento perché il famoso incontro con gli ultrà avvenuto in un bar nei pressi di San Siro ebbe -come motivazione- il rendimento scadente del Milan in quelle settimane (derby di supercoppa perso in Arabia) e non invece il commercio di biglietti.
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