di Franco Ordine -
AL CALDUCCIO...
ORDINE, Il caso Theo conferma: non è tempo di saldi estivi

Breve riepilogo delle puntate precedenti di Theo Hernandez. Stagione ultima al Milan disastrosa per il rendimento, nettamente al di sotto dello standard, e per il comportamento con molti pettegolezzi sulla disordinata vita privata e sulle puntuali frequentazioni notturne.
Le puntate precedenti
—A un anno dalla conclusione del contratto arriva il mercato e spunta una offerta araba da 30-35 milioni potenziali che Theo rifiuta nonostante le telefonate di Simone Inzaghi. A questo punto si muove il suo procuratore spagnolo Manuel Garcia Quilon che vive a Madrid e a Milano si è visto solo per qualche incontro di mercato mai per “controllare” da vicino il suo assistito e consigliargli di cambiare registro. Aperta parentesi: stessa cosa ai tempi di Tonali…nessuno sapeva, nessuno controllava.

Il procuratore allora si rivolge all’Atletico e offre Theo, il club spagnolo valuta e prepara una proposta da 18 milioni per il Milan, dove però non è stato ancora pubblicato il cartello “saldi estivi”. Per questo motivo il Milan dice no e Theo col suo procuratore, col sostegno mediatico dei “vigilantes” di calcio-mercato, prendono cappello.
Ma come si permettono!
—Non solo. C’è anche un altro dettaglio sottovalutato. Theo, quando militava nel Real Madrid, prendeva in giro i tifosi dell’Atletico e questa sua attività è tornata alla luce suscitando commenti velenosi. Adesso il Milan ha da fare solo una mossa: procedere a individuare il suo sostituto così Theo capisce che o porta i 30 milioni oppure se ne sta bello al calduccio in tribuna in vista del Mondiale. E magari è libero di fare le ore piccole tutte le sere senza alcun problema.
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