ORDINE, E se domani Tare…

di Franco Ordine -

E se domani…-e sottolineo se- e se domani dovesse arrivare Tare come ds del Milan, allora sarebbe finito il giro dell’oca e saremmo finalmente tornati alla partenza qui intesa come inizio della prossima stagione. Aver perso due mesi e mezzo abbondanti nella sceneggiata del casting per il ds è la dimostrazione di un metodo da bocciare.

Di Tare conosciamo alcune caratteristiche

1) Ha lavorato 15 anni nella Lazio di Lotito ed è stato sicuramente un vero apprendistato, non ha potuto spendere e spandere, ha dovuto far di conto e rendere soprattutto conto al proprietario di ciascuna operazione come gli toccherà fare al Milan; 2) in passato, quando Paolo Maldini si ritrovò da solo per il licenziamento in tronco di Boban, si rivolse proprio a Tare che dopo una pausa di riflessione, decise di restare alla Lazio: è dunque un profilo riconosciuto valido anche dall’ex capitano rossonero; 3) ha un carattere che viene definito “cattivo” come per tutti quelli che hanno carattere e questo significa che è formalmente in grado di correggere le anomalie registrate a Milanello negli ultimi tempi (disciplina, rapporti, rispetto dei ruoli, controllo quotidiano del lavoro).

Toccherà a lui indirizzare la scelta dell’allenatore

Si primi indizi portano ad Allegri o Italiano, pur essendo due profili non proprio identici, la strada è tracciata. Aspettare per credere.

Aver perso tutto questo tempo è stato un errore perché oggi, se incaricato al tempo, sarebbe in grado di aver fatto un pezzo di lavoro, conosciuto più che i calciatori i loro temperamenti e capito le esigenze del gruppo squadra. Forse, e sottolineo anche forse, la finale di coppa Italia sarebbe finita diversamente.