C'è già in giro una gran voglia di dirlo. Di mettere la pecetta e di creare la definizione. Ma Lorenzo Torriani è così sobrio e riservato, che forse nel 2025 esiste ancora un minimo di prudenza, forse anche di rispetto, e un filo di pudore. Torriani non può essere il nuovo Donnarumma. Per tanti motivi. Gigio è nato subito personaggio. Non per sua volontà ma così è stato. Lorenzo no, Lorenzo è silenzioso, protetto, tutelato e custodito.
IN COMUNE SOLO GLI ANNI GIOVANILI AL MILAN
No, il nuovo Donnarumma non è Torriani…

E anche in campo...
—I due fisici sono diversi, ampio e potente Gigio, diritto e nevrile Lorenzo. In gran parte affidato al proprio talento naturale Donnarumma, disposto a lavorare sui suoi mezzi fisici Torriani proprio perchè non dominato da così tanto talento da predestinato. Le due ultime estati di Torriani hanno fatto parlare il campo, non i media. Contro City, Real e Barcellona con Fonseca nel 2024, a tu per tu senza paura con i più grandi bomber d'Europa. Lo stesso poche settimane fa contro l'Arsenal con Allegri. Di lui tutti dicono che è fortissimo, Paulo Fonseca lo voleva al Lione, ha un contratto con il club rossonero fino al 2030 non preceduto da telenovele e non influenzato da cambi di proprietà o dirigenziali.
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È forte di mentalità Torriani, il 65-70% del ruolo è psicologico. È di piede destro e ha mostrato buone performance, inclusa una in cui ha parato 4 tiri e 3 rigori contro l'Arsenal durante un'amichevole. Nel regno di Donnarumma invece altre caratteristiche: agilità, parate e dominio delle palle alte. Esattamente, agilità rispetto a reattività, fisicità rispetto a mentalità, sono diversi Gigio e Lorenzo. E così sarà.
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