La Nazionale italiana è uscita sconfitta dall'ultima partita contro la Norvegia con un secco 1-4. Speranze di qualificazione diretta non c'erano, ma l'Italia voleva e doveva cercare di vincere questa partita, soprattutto per dare un segnale. Prima a sé stessa e poi agli avversari. Per Rino Gattuso, attuale C.T. ed immensa gloria del Milan, i grattacapi sono tanti in vista degli spareggi di marzo.
Il lavoro che attende Gattuso in vista di marzo...
Personalità e spessore, due componenti che difettano alla Nazionale

Brutta sconfitta per la Nazionale italiana
—Così purtroppo non è stato. La Nazionale guidata da Rino Gattuso ha prodotto un primo tempo di buon livello, in cui avrebbe anche meritato il doppio vantaggio. Nella ripresa però, la qualità maggiore della Norvegia è emersa in maniera cristallina perché Solbakken ha potuto inserire dalla panchina giocatori come Bobb e Larsen, che hanno uno spessore internazionale di un certo livello.

La sconfitta azzurra è comunque meritata. Non tanto sul piano del gioco, quanto sul piano della personalità e dello spessore, aspetti che difettano parecchio nel gruppo azzurro. Si fa un gran parlare, d'altronde, di talento e qualità che mancano. L'argomento ci sta ma, a mio avviso, è un po' esagerato perché spesso viene ritenuto l'unico problema.
Poco talento ma soprattutto poca personalità ed incapacità di gestire la pressione
—L'Italia ha una buona squadra ed ha anche giocatori importanti in alcuni ruoli. Non è una formazione che può vincere il Mondiale, ma non è certamente una squadra che merita di rimanere a guardare la massima competizione a casa. Manca senza dubbio il talento puro, il giocatore capace di trascinare la squadra al di fuori del piano gara stabilito dall'allenatore. Questa lacuna tuttavia non è l'unica e non è colmabile nel breve periodo.

Dove l'Italia dovrà crescere nei prossimi mesi è nella mentalità. In questo Rino Gattuso ha davanti a sé un lavoro importante. Senza personalità è difficile pensare di ottenere risultati. E questo gruppo difetta troppo nel carisma. Bravi giocatori, bravi ragazzi, ma quando le pressioni diventano alte, la guardia inevitabilmente si abbassa, si esce mentalmente dai match e si combinano disastri.
I temi sui quali deve lavorare il C.T Gattuso in vista del mese di marzo 2026 sono pertanto quelli della serenità e della gestione della pressione. Non sarò facile ma l'Italia deve provarci. Un terzo Mondiale visto dal divano non è nemmeno ipotizzabile.
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