Un autorevole commentatore televisivo ha voluto spiegare il derby fra Inter e Milan con una frase. Il Milan ha vinto perché ha un grande portiere; l’Inter ha perso perché non ha un portiere. Un derby, insomma, ridotto a due protagonisti. Chiaramente si tratta di una iperbole, ma il sentimento generale su questo derby della Madonnina pare non essere distante da questo pensiero. Si tratta della solita narrazione che va avanti da anni.
Milan e Inter
Il tema della narrazione a due facce su Inter e Milan


Perché quest’approccio?
—La viglia del derbyè stata condita da dichiarazioni di ogni tipo da parte di opinionisti e addetti ai lavori. Il tenore però era sempre il medesimo. L’Inter più forte, il Milan più debole, la squadra di Chivu favorita, la squadra di Allegri ha poche possibilità. La narrazione mediatica è sempre stata questa e gli assunti di principio sono incontestabili.
E così, quando arriva un risultato scomodo, che può smentire almeno in parte questa narrazione, ecco che le chiavi di lettura delle partite cambiano. E nel frattempo, nel silenzio generale, il Milan ha una striscia di imbattibilità nei derby che dura da 6 partite.

A settembre 2024, dopo l’incornata vincente di Gabbia, c’era stata la corsa a ridimensionare quella vittoria perché l’Inter era comunque più forte. A gennaio 2025, la vittoria in Supercoppa venne derubricata ad abbassamento di tensione da parte dell’Inter. La vittoria del Milan nella semifinale di Coppa Italia dell’aprile 2025 non venne invece nemmeno considerata. Per qualche illuminato all’Inter faceva anche piacere uscire visto che doveva concentrarsi su obiettivi molto più importanti.
Oggi il tema è diverso. L’Inter ha avuto più occasioni e più possesso palla, per cui la vittoria del Milan è una gran botta di fortuna. Cambiano gli approcci ma il risultato non muta. Il Milan non ha mai meriti. A volte è l’Inter che regala le partite, altre volte ci si mette l’arbitro, in qualche occasione ci sono partite più importanti che distolgono l'attenzione e poi, a volte, ci si mette anche la Dea bendata.

Meriti del Milan? Nemmeno a parlarne ovviamente. Semmai la squadra rossonera ha il demerito di interrompere la narrazione da Istituto Luce, incontestabile e intangibile, sull’Inter squadra da battere che ha la rosa più forte del campionato. Guai a dire che hanno perso 3 scontri diretti su 3. Guai a far notare che, invece, il Milan ne ha vinti 4 su 5, pareggiando con la Juventus.
Narrazione orientata...
—In tutto questo assistiamo al trionfo della narrazione precostituita ed alla sconfitta delle analisi ponderate che, da sempre, ripudiano i preconcetti.
A questo punto sorge spontanea una domanda da porre ai produttori di impianti narrativi.
L’Inter, a detta di tutti, ha fatto un grandissimo percorso in Champions League eliminando Bayern Monaco e Barcellona. In queste 4 partite l’Inter è sempre stata inferiore agli avversari sia come tiri totali, sia come tiri in porta, sia come xG, sia come possesso palla. Per quale motivo quelle due erano grandi imprese e quella del Milan di domenica sera, è una vittoria di cui vergognarsi?
In attesa di spiegazioni illuminanti, restiamo dubbiosi: anche l’impianto narrativo maggiormente precostituito dovrebbe pur conoscere delle deroghe. Si tratta di una mera questione di buonsenso.
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