Le partite contro Parmae Pisa sono due lati della stessa medaglia. Gare approcciate bene dal Milan, sbloccate subito e amministrate con saggezza, al netto di qualche errore sotto porta. Poi l'episodio che riapre la partita (contro il Pisa fu un rigore fiscale, contro i ducali invece tutto nasce da un errore grave di Estupinan). E dall'episodio nascono due partite diverse con una squadra incapace di andare a far battaglia.
Temi di campo e non solo...
La lezione di Parma: limite mentale del Milan, sistema di gioco e Rabiot


La squadra di Allegri fatica ancora a variare ritmo su partite indirizzate, soprattutto sul piano della tenuta nervosa. Contro le grandi la tensione rimane sempre alta, anche in presenza di condizioni disagevoli come l'inferiorità numerica. Contro le piccole invece rimane difficile cambiare intensità perché l'approccio gestionale diventa prevalente e si pensa, con presunzione, di poter amministrare anche sotto pressione.
Quando il Milan perde il controllo della partita...
—La netta sensazione che trasmette il Milan è quella di una squadra che ha bisogno di controllare sempre la partita per esserne davvero padrone. Se cambia qualcosa e ne sfugge il controllo, le insicurezze prevalgono sulle certezze. I reparti si disuniscono e i tempi delle uscite sono meno rapidi. Partite del genere insegnano più di tante altre, perché mostrano difetti temperamentali sui quali lavorare.

Il Milan della scorsa stagione si è abbeverato nel talento e nella frangibilità. Viveva di bagliori clamorosi e di cadute rovinose. L'equilibrio non esisteva. Questo Milan ha certezze e identità, ma si porta dietro un retaggio non antico di precarietà.
Per crescere, e migliorarsi, servirà lavorare soprattutto sulla testa e sulle sicurezze del gruppo, che deve prendere atto del fatto che le partite contro le piccole non si possono amministrare. Vanno chiuse, con rabbia e con cattiveria.
I temi di campo
—Rimangono aperti due temi di campo. Primo: contro avversari che alzano i ritmi il Milan tende a soffrire perché va sotto coi numeri in mezzo al campo. Non a caso, anche stasera, Allegri, ad un certo punto della partita, è passato al 442 per pareggiare i numeri in mezzo al campo.

Secondo tema: senza Rabiot il Milan ha subito 8 gol in 6 partite. Con Rabiot invece la squadra di Allegri ha preso soltanto 1 gol in 5 partite. Numeri che dicono tutto sull'importanza del francese negli equilibri di questa squadra.
[Iscriviti al canale WhatsApp di Milanisti Channel per leggere in anteprima tutte le notizie sul Milan. Entra a far parte di una famiglia rossonera].
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.milanistichannel.com/assets/uploads/202502/1ab0b8d9018a9e0458c018708ef21a72.jpg)