milanistichannel editoriale milan Milan: non serve un bomber, bensì un attaccante forte fisicamente

Una punta forte fisicamente

Milan: non serve un bomber, bensì un attaccante forte fisicamente

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Il Milan a gennaio deve prendere un attaccante. Alla squadra di Allegri però non serve un bomber, ma una punta con struttura fisica
mbambara
mbambara Vice direttore 

“Serve il centravanti. Senza il bomber le partite contro le piccole non si vincono”. La tesi prevalente nel mondo rossonero è questa relativamente alla necessità dell'arrivo di un attaccante dal mercato. In molti sono dell’opinione che al Milan serva un centravanti per vincere le partite sporche, contro le squadre che si chiudono. Ma è davvero così?

Personalmente, sul tema, ho una sensibilità diversa. Provo a spiegarla ragionando sui numeri di queste prime 15 giornate di Serie A.

Allegri

I numeri offensivi del Milan

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Il Milan, in questo momento della stagione, ha il secondo miglior attacco del campionato con 24 gol realizzati. Meglio della squadra rossonera ha fatto soltanto l’Inter che ha segnato 34 gol nello stesso arco temporale. Il Milan, inoltre, ha la miglior coppia offensiva della Serie A.

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Christian Pulisic e Rafael Leao hanno messo a segno, rispettivamente, 7 e 5 gol, per un totale complessivo di 12 reti. Nessuna squadra, in questo campionato, ha una coppia gol così prolifica. E, aggiungo, per cause di forza maggiore, Pulisic e Leao hanno potuto giocare assieme soltanto poco più di 100 minuti.

Al Milan non serve un bomber, ma un attaccante forte fisicamente

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Alla luce dei dati sin qui analizzati, la conclusione naturale è alquanto scontata: al Milan non serve un bomber come, invece, si tende a pensare. C’è un altro numero molto importante su cui soffermarsi. Nelle famose gare con le piccole in cui la squadra rossonera ha perso punti (Cremonese, Pisa, Parma, Sassuolo) o ha rischiato di perderli (Torino), il Milan ha comunque segnato 10 gol in 5 partite. La differenza l’hanno fatta i gol subiti (10) nelle stesse gare. In sostanza, esiste un problema di tenuta strutturale.

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Più che un “bomber” allora, al Milan serve un attaccante di struttura, forte fisicamente, a cui appoggiarsi in certi momenti della partita nei quali non è possibile salire con l'uscita da dietro. Sarebbe utile una punta brava a ripulire palloni scomodi quando la linea difensiva è sotto pressione. Non uno stoccatore, bensì un facilitatore.

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