di Franco Ordine -
MILAN-FEYENOORD 1-1
ORDINE, Milan senza maturità negli snodi decisivi
Dice Zvone Boban, ai microfoni di Sky Sport, parlando con Ibra subito dopo l’eliminazione clamorosa dalla Champions: “Perché avete smantellato la squadra dello scudetto?”. La risposta forse potrebbe essere la seguente: a Rotterdam ha deciso un errore marchiano di Maignan, il portiere dello scudetto; a San Siro martedì sera chi ha tradito il Milan che sembrava destinato a guadagnare in carrozza la qualificazione agli ottavi, è stato Theo Hernandez, un altro degli esponenti della stagione tricolore. La replica di Ibra è stata: “Questa è più forte di quella. Non è matura e ci siamo ammazzati da soli!”.
Colpo del ko in canna
—Allora l’osservazione più pertinente da fare alla serata disastrosa del Milan è un’altra: ancora una volta ha sbagliato il colpo del ko e ha rovinato tutta la fortuna accumulata in precedenza. Prima perdendo a Zagabria contro la modestissima Dinamo, poi a Rotterdam infine ridotto in dieci, lasciando al Feyenoord l’incredibile pass per gli ottavi. Il peccato mortale di questo Milan – al di là della cifra tecnica e dei paragoni improbabili- è proprio questo: il gruppo non ha la maturità per affrontare di petto gli snodi decisivi della stagione.

Anche Sergio Conceiçao ha la sua dose di responsabilità: ha ricevuto in eredità un tesoro da Fonseca (3 punti e sarebbe passato nel G8) e l’ha cestinato. Nella sfida ultima qualche errore marchiano nel correggere lo schieramento quando è rimasto in 10 c’è stato. Se ne riparlerà nelle prossime ore.
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