Al fischio d'inizio di ieri Milan e Sassuolo insieme totalizzavano 51 punti in due, un valore della partita piuttosto alto secondo la somma di punti dei protagonisti cara nei decenni scorsi a Gianni Brera. Per Milan-Sassuolo, partita giocata su ribaltamenti di fronte ed episodi particolari proprio per le caratteristiche dei neroverdi, c'era il giovane Crezzini. Altre partite, con una somma inferiore di punti, come Udinese-Napoli 49 punti in due al fischio d'inizio e Genoa-Inter a quota 44, sono invece state arbitrate da Sozza al Friuli e da Doveri a Marassi.
DESIGNAZIONI PARTICOLARI
Milan-Sassuolo, la designazione: esperimento non riuscito, milioni decisivi in palio

Milan-Sassuolo e il gol del 3-1 svanito nel nulla
—Ieri a San Siro Massimiliano Allegri ha risposto in maniera conciliante alle domande dei giornalisti sull'arbitraggio e ha sostanzialmente glissato sul tema. Nessuno in casa rossonera criminalizza l'arbitro Crezzini. Ma non si può non notare dall'esterno che nel quadro delle designazioni complessive della giornata, l'esperimento sia toccato proprio a Milan-Sassuolo, proprio a San Siro. Con i risultati che abbiamo visto, con la caduta plateale di Candè, avvenuta senza nessun tipo di spinta sul giocatore del Sassuolo, premiata dall'annullamento della rete.
Forse, vien da dire, gli esperimenti varrebbe la pena farli in periodi meno decisivi della stagione, magari fra tre-quattro mesi, non adesso che la classifica si sta delineando e che le big si stanno giocando decine e decine di milioni di euro Champions, fondamentali per il loro futuro. I momenti e le opportunità delle designazioni vanno capiti sempre, non solo con Doveri a Lazio-Milan in una serata particolare di Coppa Italia successiva al sabato sera caldo di campionato. I grandi club si giocano molto di più l'osso del collo sulle prime posizioni del campionato e in questi casi non si può andare per esperimenti.
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