Dalla cessione di Tonali, il Milan non ha più avuto equilibrio a centrocampo. Samuele Ricci può essere la soluzione giusta?
Per rispondere alla domanda se Samuele Ricci serva o meno al Milan, bisogna tornare indietro nel tempo, precisamente alla cessione di Sandro Tonali. Con quella partenza, il Milan ha sì ristrutturato buona parte della rosa - acquistando Pulisic e Reijnders, oltre ai meno celebrati Loftus-Cheek e Musah - ma non ha mai realmente sostituito Tonali nel suo ruolo naturale.
Tralasciando, a malincuore, l’aspetto emotivo e il forte legame tra Sandro e i colori rossoneri, soffermiamoci sull’aspetto puramente tecnico. Tonali rappresentava una vera polizza assicurativa per il centrocampo: un giocatore capace di coprire grandi porzioni di campo con grinta e intelligenza tattica. Lo si vedeva a sinistra a coprire Theo durante le sue avanzate, a destra a supporto di Calabria, e naturalmente al centro, dove era una costante certezza, soprattutto nei momenti più delicati delle partite.
Il centrocampo dopo la cessione di Tonali: Ricci sarebbe stato utile fin dall'estate 2023
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Con la sua cessione, nell’estate 2023 il Milan ha (maldestramente) pensato di affidare quel ruolo a Rade Krunic. Dopo sei mesi poco convincenti, il bosniaco è volato in Turchia, al Fenerbahçe. La regia è quindi ricaduta su Ismaël Bennacer, reduce però da un grave infortunio alla cartilagine del ginocchio destro. Il problema? L’algerino non è più tornato ai livelli pre-infortunio e ha continuato ad avere problemi fisici, con un rendimento inevitabilmente altalenante.
Nell’estate 2024 il Milan ha puntato su Yusuf Fofana, immaginando potesse ricoprire il ruolo che fu di Kessié o Tonali. Una valutazione rivelatasi errata: il francese è una mezzala solida, più ordinata rispetto a Reijnders, ma priva delle caratteristiche proprie di un vero mediano difensivo. Il risultato? Un centrocampo ancora una volta squilibrato e una retroguardia fragile, come testimoniano gli oltre 60 gol subiti per il secondo anno consecutivo.
Ora, con l’ipotesi concreta di una cessione importante come quella di Reijnders, il Milan avrà finalmente l’occasione per risolvere una carenza strutturale irrisolta da due stagioni. Ed è qui che entra in gioco il nome di Samuele Ricci, accostato a più riprese ai rossoneri. Il centrocampista del Torino ha ormai raggiunto quella maturità necessaria per un salto di qualità, e la maglia del Milan potrebbe essere la naturale prosecuzione del suo percorso di crescita. Magari l'inserimento di una contropartita tecnica potrebbe rendere l'affare ancora più accessibile e sostenibile.
Quindi, Ricci è ciò che serve al Milan? La risposta è sì. Ma non da questa estate: da almeno 730 giorni.