COME RICREARE UNA FIDUCIA?

Il terrore dei tifosi del Milan

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Milan, scelte forti e sempre lontane da quel che è la volontà di un popolo milanista sempre più preoccupato per le cessioni dei giocatori
Mattia Giangaspero
Mattia Giangaspero Direttore responsabile 

Siamo di fronte a un Milan che smantella o a un Milan che vuole ripartire con un nuovo ciclo targato Igli Tare e Allegri? La prima risposta si potrà dare solo a mercato concluso e non oggi quando non è ancora iniziato ufficialmente.

Quel che è certo, e da qui non si può scappare, è che il tifoso del Milan è seriamente preoccupato. Una preoccupazione che non nasce certamente adesso, per le probabili cessioni di Theo, Maignan , oltre a quella già avvenuta di Reijnders. 

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Il rapporto tra il club e parte della tifoseria è ai minimi dal 2022 a oggi ed è figlio di tanti cambiamenti avvenuti all'interno del mondo Milan: cessioni, addii, ritiri, allenatori che vanno e vengono, dirigenza e proprietà che cambiano. Tutto poi sfocia nel rendimento sportivo. Un rendimento che, in questa stagione conclusa, è stato difficile e a tratti impossibile da sostenere per molti tifosi rossoneri.

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La sensazione di terrore nei tifosi del Milan

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Quel che, invece, arriva ora, negli animi dei tifosi, è quella sensazione di terrore, perché dopo una fiducia sicuramente bassa nei confronti del club, sapere che, anche nella prossima stagione, dove si parte con un allenatore, bravo, forte e che piace e con un dirigente capace e competente, si continui a stravolgere, questa volta la squadra, non porterà stabilità, ma incertezza.

Incertezza non nei giocatori che restano, ma incertezza anche nel futuro spogliatoio che verrà. E se anche i futuri giocatori non avranno quel giusto carattere per creare un gruppo sano? E se i futuri giocatori che verranno non saranno forti come Mike, Theo e Reijnders? Bisognerebbe fidarsi, ma in questo momento il tifoso non riesce. Inoltre...

Maignan Theo

Il legame con i giocatori e adesso?

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Molti tifosi si sono legati sentimentalmente a Mike e Theo, alcuni anche a Tijji e riuscire a ricreare un rapporto viscerale d'amore verso nuovi giocatori che verranno non è così istantaneo, soprattutto quando si parte prevenuti verso un intero club che si è scelto legittimamente di contestare solo tre settimane fa.

Quante volte si è parlato di un ambiente come fattore che spinge la squadra verso i successi in campo? Ecco... Provare a ristabilire quell'emozione, quell'energia positiva che potrebbe far da volano, deve essere un obiettivo minimo da raggiungere e successivamente da consolidare. Mentre adesso il tifoso si sente lontano dal rilasciare questi feedback positivi alla squadra, anzi...

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"Non è che contestare peggiori la situazione?" Il dubbio dei tifosi...

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In alcuni sorgono spontanee anche varie domande. La prima forte contestazione, che voleva lanciare un messaggio al club è avvenuta a maggio del 2024, in un Milan-Genoa, con lo striscione "Il Rumore del Silenzio" esposto da parte della Curva Sud. A stagione conclusa, su tutti i social molti tifosi gridavano a gran voce il nome di Antonio Conte, quasi come se fosse l'unica possibilità di rinascita. E poi il Milan decide di far diventare il nuovo tecnico Paulo Fonseca generando forti perplessità in tutti.

A fine di questa stagione arriva un'altra contestazione, ancor più decisa e che sicuramente ha avuto un impatto maggiore su tutto il club e dopo una scelta che ha generato voglia di ricominciare anche ai tifosi, ovvero quella di Allegri come nuovo allenatore, le mosse successive - Reijnders, Theo e Maignan - hanno ricreato quella grande perplessità avuta il 13 giugno del 2024.

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Milan, come rimarginare il trauma?

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Il tifoso del Milan è traumatizzato dalla scelta della scorsa estate e dalla stagione sportiva conclusa ed è più che normale che quel trauma resti, torni e si trasformi in vero terrore dopo le iniziali scelte di quest'estate sulla squadra. Il Milan da ora in avanti avrà tantissimi compiti da portare a termine, tutti difficilissimi e uno di questi non riguarda il mercato, il gruppo squadra, ma anche ricreare un rapporto sano con gran parte della tifoseria.