Il cambio di modulo e Rafa Leao prima punta: prospettive e possibilità

Nella giornata di ieri, all'interno di un articolo sul nostro sito, abbiamo spiegato sul piano tattico il perché sia cambiato il piano mercato del Milan relativamente all'attaccante. Igli Tare infatti, ad inizio mercato, aveva dichiarato che il Milan era alla ricerca di un altro Giroud per farlo giocare fra Pulisic e Leao.

Tuttavia il cambio di modulo varato dopo il pre-campionato (dal 4-3-3 al 3-5-2) da Massimiliano Allegri ha modificato le carte in tavola. Con un attacco a due una torre non è più necessaria; va bene un attaccante che sappia dialogare vicino all'altro. Ecco spiegato pertanto il motivo per cui il Milan è andato a prendere dal Chelsea il francese Nkunku.

Leao centravanti al Lille nel 2018-2019

Il tema tattico successivo a quest'analisi riguarda quindi il ruolo di prima punta che, nello scacchiere tattico attuale, potrebbe essere ricoperto da Rafael Leao. In pochi ricordano forse che Rafa è arrivato al Milan come centravanti di ruolo. Leao infatti, nella stagione 2018-2019 ha giocato 26 partite con la maglia del Lille.

In 19 di queste gare, Rafa ha giocato come punta centrale mettendo a referto un bottino di tutto rispetto per un ragazzo di 19 anni, ovverosia 7 gol e 2 assist. Nel Milan, dalla stagione 2020-2021, Stefano Pioli ha iniziato ad impiegarlo stabilmente come esterno d'attacco nel 4-2-3-1, ruolo in cui Rafa ha trovato la sua consacrazione assoluta.

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L'evoluzione possibile di Rafa: da esterno offensivo ad attaccante

Normale chiedersi se oggi Rafael Leao possa essere un centravanti di livello per il Milan di Massimiliano Allegri. Tendenzialmente Leao non sarà mai un centravanti vero, ma potrebbe diventare un attaccante importante. Non è un caso che il primo gol della stagione rossonera sia stato segnato proprio da Rafa con un colpo di testa in anticipo sul primo palo. Gol da punta pura, un tipo di gol a cui non ci ha molto abituato nelle precedenti stagioni.

Leao ha 26 anni e si trova in una fase di maturazione tecnica decisiva per la propria carriera. Sta crescendo ma soprattutto si sta evolvendo. Nelle ultime due stagioni è migliorato esponenzialmente nelle letture di gioco, nelle giocate, nei pre-assist, nella capacità di riconoscere lo spazio e di attaccarlo. Gli manca un ultimo step per evolvere in attaccante totale. Sotto la sapiente regia di Massimiliano Allegri, quest'approdo non appare impossibile.