MILAN-PARMA 3-2

Milan-Parma, un folle pranzo domenicale

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Milan-Parma ma non solo. Morata, Fofana, i tifosi e il derby...
Redazione Milanistichannel

analisi di Melo per la pagina Facebook "Il Casciavait" -

Premessa nostalgica: Amarcord.  Se quarant'anni fa, alle 12:30 di una domenica, qualcuno avesse osato programmare una partita di calcio, mamme e mogli dei tifosi più accaniti avrebbero probabilmente presentato una denuncia al governo del calcio mondiale. Perché? Perché in un mondo normale, la domenica a mezzogiorno si sta seduti a tavola, circondati da familiari e amici, davanti a un piatto di pasta al forno fumante, con il profumo di casa che avvolge l’aria. Detto questo: eccoci qui, presenti, anche oggi. Sul pullman, arrivando allo stadio, parlavo con gli amici di un mio desiderio: un secondo tempo tranquillo. Un risultato in cassaforte, noi sereni sugli spalti, senza patemi d’animo. No, quest'anno non è praticamente mai successo.

Questo Milan ha mille problemi e, ad ogni partita, se ne scoprono di nuovi

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Scrivo sempre quello che penso, senza pretendere che il mio pensiero sia quello giusto. Ma una qualità ce l’ho: so ammettere gli errori.

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Morata. A giugno ero felicissimo del suo arrivo. Convinto che sarebbe stato determinante per l’attacco, un valore aggiunto per la squadra. Oggi, invece, è la mia più grande delusione, probabilmente proprio perché ci speravo così tanto. La gestione della squadra, lo so, è qualcosa che si studia a tavolino. Ma giochi contro il Parma, non certo il Real Madrid. Hai il tuo giocatore più importante diffidato e, domenica prossima, c’è il derby. Logica vorrebbe – mia e di migliaia di tifosi – che lo si lasciasse a riposo. Anche perché, francamente, ha giocato troppo. No. Titolare. E come nei peggiori incubi, a metà primo tempo arriva l’ammonizione. Bene, ma non benissimo. Anzi.

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Che arrivi presto giugno. A furia di scrivere di rimpianti, abbiamo finito le lacrime. Che finisca questa stagione allucinante, dove, per assurdo, abbiamo persino vinto un trofeo. Il sunto della partita? IMBARAZZANTI. Tutti. Dai giocatori, al mister, ai dirigenti.  E sì, anche noi tifosi, incapaci di capire che durante la partita la squadra si sostiene. Poi, alla fine, si fischia. Come è giusto che sia. Poi, capita che nei minuti di recupero succeda un miracolo.